Sei Militari italiani morti in Afghanistan

Continuano a morire i giovani italiani, mandati nei paese afghani in missione di pace. Ieri mattina, sei paracadutisti italiani, del 186 esimo battaglione della Folgore, hanno perso la vita nel martoriato territorio.

A cadere sotto l’autobomba lanciata per un attacco suicida in Afghanistan sono stati in sei, due sono campani: il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni, di Napoli, in forza al 187esimo Reggimento, ed il primo caporal maggiore Massimiliano Randino, 32 anni, nato a Pagani, in provincia di Salerno in forza al 183 esimo reggimento.

Le altre vittime dell’attentato suicida sono: il tenente Antonio Fortunato, 35 anni, di Lagonegro (Potenza); il caporal maggiore Matteo Mureddu, nato a Oristano, 26 anni; il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto 26 anni, nato a Glarus (Svizzera); il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, 26 anni, nato a Orvieto, tutti in forza al 186esimo Reggimento paracadutisti di Pisa. I feriti sono quattro: tre appartenenti al 186esimo reggimento dell'Esercito e uno all'Aeronautica Militare. Una delle vittime, era arrivato a kabul solo da un giorno.

L’attentato è avvenuto alle 12.10 locali, le 9.40 di questa mattina in Italia. E’ accaduto nei pressi della rotonda Massud, dove il traffico è diretto verso l’ambasciata Usa, il comando Isaf e l’aeroporto, e ci sono i controlli di frontiera.

Due kamikaze di origine talebana si sono fatti esplodere contro i blindati lince che scortavano un convoglio Nato. Oltre alle 10 vittime, sei morti e 4 feriti in modo grave, anche se non sono in pericolo di vita, sono stati distrutti edifici e case, feriti anche civili: l’effetto è stato devastante. Si direbbe un attacco all’Italia.

I due kamikaze si sono fatti esplodere contro i mezzi italiani, a bordo di una Toyota che trasportava un notevole quantitativo di materiale esplosivo. L’attentato è avvenuto poche ore dopo una conferenza stampa in cui il presidente afghano Hamid Karzai aveva difeso la regolarità delle elezioni, dopo la denuncia di brogli elettorali diffusi da parte degli osservatori Ue. L’attentato è stato rivendicato dagli stessi talebani con un messaggio di un loro portavoce.

Intanto a Roma, questa mattina era prevista una cerimonia organizzata dall’esercito, per il cambio del comandante dello stato maggiore dell’esercito nella caserma Gandin, primo reggimento granatieri.

I militari erano riuniti per celebrare l’evento, erano arrivati nella capitale, dislocati nelle varie caserme, il 14 settembre scorso, in attesa di questa giornata di festa. Invece si sono trovati tutti, a vivere una giornata di lutto. Nel corso del pomeriggio, le truppe sono ritornate presso le loro caserme con l’amaro in bocca, per i propri colleghi ed amici uccisi in un territorio straniero.
Salgono a 16 i morti e 60 i feriti registrati nell'attentato. Si aspettano l'arrivo delle salme nei prossimi giorni in Italia.
Le salme dei ns. militari in serata arrivano all’aeroporto di Ciampino da dove saranno trasportate presso il Celio per essere sottoposte all’esame autoptico.

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