Caso De Marco, ancora polemiche

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giuseppe Sangiovanni. Sangiovanni: Per il sindaco il disabile ha tutte le comodità Ha atteso, preso tempo per rispondere sul caso De Marco. Poi il clamoroso autogol. Stefano Giaquinto, sindaco di Caiazzo, dopo aver fatto, per oltre un mese- scena muta sul caso del disabile 51enne esce allo scoperto-e ingenuamente ammette che finora,  De Marco, era soggetto praticamente sconosciuto al comune di Caiazzo. Ammissione fatta giocoforza. Chiuso a riccio- aspettando la prima relazione dell’assistente sociale, dottoressa Raviele. La conferma che Albino era un “soggetto non identificato” dal comune di Caiazzo. “Il sindaco Giaquinto- si è ben guardato dal rispondere-racconta Giuseppe Sangiovanni- ha aspettato la relazione dell’assistente sociale, per poi dichiarare- che De Marco vuole vivere così, è una persona che sa badare a se stesso, una persona sana, equilibrata- che la sua casa è dotata di tutte le comodità. Eh si. Albino è in piena forma atletica, e per assicurarsi un piatto caldo, percorre ogni giorno, circa quattro chilometri. Rigorosamente a piedi! Non ha  l’acqua potabile. Ha un telefonino, senza segnale- nel posto sperduto dove abita. Signor sindaco, quante relazioni esistono sulla famiglia De Marco? Con quale atto pubblico è intervenuta per tutelare e salvaguardare la vita del disabile?  Cosa ha fatto dopo la terribile morte di Concetta Della Valle, mamma di Albino- uccisa dal fuoco. Lo stato ha risarcito in analoghe tragedie. Ha chiesto allo stato il risarcimento per i familiari, come hanno fatto gli amministratori del rogo di Peschici? E poi ancora: Perché ha scritto la lettera al direttore di Libero, Vittorio Feltri, dichiarando in televisione che a San Giovanni e Paolo tutto funzionava bene? Una messinscena vergognosa per una fascia tricolore.

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