16 volontari del 17° Reggimento Acqui entrano nei parà della Folgore

Lo scorso 4 agosto, si è svolta presso la Caserma “Salomone” la cerimonia di addio dei Volontari in Ferma Prefissata di un anno del 2° blocco 2009, appartenenti al 17° Reggimento “Acqui”. I giovani, dopo aver svolto un intenso addestramento di base della durata di dieci settimane, hanno lasciato la città di Capua, per raggiungere le diverse località di assegnazione nelle Unità dell’Esercito Italiano dislocate su tutto il territorio nazionale. I militari facenti capo al Battaglione addestrativo, comandato dal Tenente Colonnello Vincenzo FIORE, da poche settimane a capo dell’unità, hanno avuto la possibilità di esprimere la loro preferenza circa i reparti e le città dove avrebbero voluto essere destinati. Una scelta, ovviamente, legata innanzi tutto alla graduatoria finale del corso di addestramento e moltissimo alle esigenza della Forza Armata. Ma, per alcuni reparti d’elite, i giovani hanno dovuto sottoporsi a prove supplementari, sotto l’attenta supervisione degli ufficiali e sottufficiali dei reparti speciali, così che solo i migliori preparati fisicamente e determinati hanno potuto approdare alle unità d’elite del nostro Esercito. Uno di questi reparti speciali è la Brigata Paracadutisti della “Folgore”, attualmente impegnata in Afghanistan. Sono sedici i volontari che sono risultati idonei alle prove fisiche preliminari e solo 4 di essi sono stati selezionati per poter accedere al 9° Reggimento Paracadutisti Incursori “Col Moschin” di stanza a Livorno. Una volta giunti nei reggimenti della Folgore, inizia per i volontari il lungo iter che, al termine dell’addestramento, li qualifica “paracadutisti” e “incursori”. In quest’ultimo caso l’addestramento è ancora più severo e lungo. Il 17° Reggimento di fanteria, di antichissime tradizioni, protagonista dei fatti d'arme di Cefalonia nel '43, discende dal Reggimento "Desportes", formato il 27 ottobre 1703, e divenuto Reggimento di Alessandria nel 1796. Partecipa alle campagne risorgimentali, alla campagna di Crimea (1855-'56) e alla lotta al  "brigantaggio". Nella Prima Guerra Mondiale è in linea sul Monte Sei Busi, sul Selz e sul Carso. Nel secondo conflitto mondiale assieme al 18° fanteria ed al 33° artiglieria è inquadrato nella Divisione di Fanteria "Acqui" (33ª), Grande Unità protagonista dei fatti d'arme di Cefalonia del settembre 1943.

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