Il “Sebetia ter” al Colonnello Burgio

Nuovo e prestigioso premio assegnato al migliore investigatore dell’Arma dei Carabinieri della provincia di Caserta. Al Colonnello Carmelo BURGIO è stato infatti assegnato sabato 23 maggio 2009, alle 18.30, a Napoli, presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, nel complesso monumentale di Villa Doria d'Angri, il prestigioso Premio internazionale “Sebetia-Ter 2009” alla carriera militare. Il Premio internazionale “Sebetia-Ter”, che nel 2003 ha ottenuto l’ambitissima Targa d’Argento della Presidenza della Repubblica Italiana, assegna ogni anno riconoscimenti a personalità che abbiano offerto un contributo altissimo nei vari campi delle attività umane: Architettura, Archeologia, Cultura, Giornalismo, Scienze Giuridiche, Ingegneria, Fisica, Scienze Biomediche, Medicina e Chirurgia, Musica, Editoria, Teatro, Forze Armate. Un modo per valorizzare le potenzialità culturali della città di Napoli, del Mezzogiorno d’Italia e dei suoi figli migliori. Dopo la celebrazione lo scorso anno del venticinquennale della sua istituzione, è tornata a Napoli l'appuntamento con il Premio internazionale "Sebetia-Ter" (targa d'argento del Presidente della Repubblica Italiana). Numerose le personalità premiate nelle diverse sezioni in cui si articola il Premio, che ha ottenuto la Targa d'Argento del Presidente della Repubblica Italiana, tra i quali: il professor Massimo Cacciari per la filosofia, il dottor Riccardo Illy per la medicina e la ricerca, la fisica professoressa Margherita Hack per la fisica, il dottor Paolo Crepet per la criminologia, il dottor Gianni Minà per il giornalismo, per citarne solo alcuni. In un momento di grande difficoltà per la città di Napoli e per l'intera Regione Campania, celebrare il Premio Internazionale Sebetia-Ter sulla collina di Posillipo che guarda ad Oriente e ad Occidente ha voluto significare la volontà degli esponenti del mondo nazionale ed internazionale della cultura, delle scienze, della imprenditoria e della legalità, di restituire a Napoli e ai napoletani la propria dignità, la propria storia, la propria cultura, la propria matrice cristiana, la voglia di tornare ancora una volta capitale del Mediterraneo, ponte tra l'Europa e l'Oriente".

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