Gen. De Vita, il giuramento è il più autentico credo di tutti i militari

“La cerimonia del giuramento” – ha affermato il Generale De Vita rivolto ai 1.600 giovani volontari del 4° Blocco 2008 schierati nel piazzale intitolato al C.M. Gerardo Antonucci – “costituisce il più autentico credo di i militari di ogni ordine e grado. Cerimonia che ci fa rivivere l’impegno solenne di essere al servizio della Patria ed a raccogliere il testamento morale di quella moltitudine di soldati, noti o sconosciuti, che ci hanno preceduto lungo la via del dovere, del coraggio e della fedeltà”. Il discorso del Generale De Vita ha appassionato gli oltre 5.000 ospiti, familiari, amici e fidanzate dei giurandi ed anche delle molte autorità civili, religiose e militari comprese, che si sono congratulate con l’alto ufficiale che, entro la fine dell’anno potrebbe lasciare il R.U.A. per altri prestigiosi incarichi. “L’Esercito” – ha aggiunto – “una delle istituzioni centrali nella storia della Nostra Nazione, è sempre “in prima linea” per assolvere, insieme alle altre Forze Armate, la fondamentale missione di sicurezza affidataci”. Ha poi ricordato come l’Esercito sia impegnato nell’operazione “Strade Sicure” e “Strade Pulite” e come assolvono, con abnegazione e determinazione, ai compiti internazionali loro affidati dal Governo. “Nel quotidiano operare” – ha proseguito De Vita – “il nostro onore militare ci ha sempre additato la via del rigore, della disciplina e dell’abnegazione. Parole, queste, che vengono invocate oggi nella società italiana e che sono una costante alla base dell’istituzione dell’Esercito. chi indossa le stellette, in definitiva, si caratterizza per un semplice ma importante principio, sostituire, sempre e con convinzione, alla parola voglio, la parola devo”. Infine, il Generale De Vita ha rivolto un saluto ai familiari dei 1.600 giurandi. “Ai genitori dei volontari rinnovo la gratitudine per averci affidato i loro figli. Percepisco la loro emozione e la loro fierezza, sappiate che sono sentimenti da noi tutti compresi nella loro intima essenza”. Qualche momento prima del discorso di De Vita c’era stata la formula del giuramento letta dal Colonnello Daniele Di Giulio. "Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservare la costituzione e le leggi e di adempiere, con disciplina ed onore, a tutti i doveri del mio stato per la difesa della patria e la salvaguardia delle libere istituzioni. Lo Giurate Voi ?”. Alla lettura della solenne formula di Giuramento di Fedeltà alla Patria, si è levato forte all’unisono, come un sol uomo,  uno squillante e deciso “Lo giuro” da parte dei 1.600 VFP1 (volontari in ferma prefissata di un anno), del 4° blocco 2008. Le reclute, provenienti da tutte le regioni italiane, nell’atto più significativo della loro giovanissima carriera militare, con la formula del giuramento sono entrati a pieno titolo nei reparti d’impiego delle truppe pronti ad assolvere, dopo i propedeutici cicli addestrativi, i compiti che la forza armata assegnerà loro, tra cui il delicato impegno nei teatri operativi internazionali nell’attività di consolidamento delle istituzioni democratiche.

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