Sì ai nonni-vigili che correvano il rischio di scomparire

Oramai i nonni-vigili fuori le scuole cittadine e di tutt’Italia, sono diventati una figura nota, a cui tutti possono rivolgersi per qualunque problema, che disciplinano il traffico veicolare fuori le scuole a tutto vantaggio dei giovanissimi studenti che molto spesso attraversano la strada avendo la testa tutta da un’altra parte. Eppure, questa indispensabile figura di volontario correva il serio rischio di essere cancellata, di scomparire per sempre. Tutto colpa dell’Ispettorato del Lavoro del vicentino. È successo, infatti, che il sindaco del Comune di Cornedo Vicentino è stato denunciato all'Ispettorato del Lavoro per l’utilizzo irregolare di anziani impiegati come “nonni vigili”. Il Comune di Cornedo Vicentino, fra l’altro poteva dichiarare fallimento, ha subito presentato ricorso e dopo un anno di battaglie legali può tornare ad utilizzare i volontari. Lo ha deciso, archiviando la pratica, lo stesso Ispettorato del Lavoro di Vicenza al quale si erano rivolti i consiglieri di minoranza del Comune di Cornedo, secondo i quali i pensionati esercitavano un vero e proprio lavoro. Dopo un'ispezione, lo stesso organo di controllo aveva obbligato il Comune all'assunzione, con relativi contributi, di tutti gli anziani che avevano collaborato nell'ultimo quinquennio con relative sanzioni pecuniarie previste per l'impiego fuori regola dei lavoratori dipendenti. Per risolvere la questione il sindaco Lucio Vigolo si era quindi rivolto all'Anciveneto che, attraverso la propria consulenza legale, ha risolto il problema. “Non poteva andare diversamente” – ha spiegato Vanni Mengotto, presidente dell’Anciveneto – “Se fosse passata la linea dell'Ispettorato del Lavoro tutti i Comuni italiani avrebbero dovuto sospendere le attività socialmente utili svolte dagli anziani”. Già, un bel guaio davvero. Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene.

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