L’Amministrazione Comunale onora il più giovane dei 54 Martiri

La pioggia lenta della mattina del 7 ottobre 1943 fu un triste presagio per la laboriosa famiglia di Pietro Carusone. Infatti alle prime ore dell’alba sentì bussare alla porta di casa: erano le famigerate SS naziste che mettevano in atto una spietata rappresaglia a causa dell’uccisione di un loro commilitone.Catturarono circa 200 innocenti cittadini e, fra questi, anche due figli di Pietro Carusone, Giovanni di anni 28 e Francesco di anni 12. Radunati nella cappella di San Michele, a gruppi di dieci, furono condotti nei pressi di una cava e mitragliati senza alcune pietà. Il piombo germanico uccideva 5 ministri di Dio, professionisti, studenti, artigiani, militari e lavoratori: 54 persone che, con la vita, pagavano una colpa commessa da altri. Francesco Carusone era il più giovane e quella grigia mattina di ottobre, con la promessa da parte dei tedeschi di andare al lavoro, fu condotto a morire insieme ad altri compagni di sventura. Alcuni anni fa al giovane bellonese fu dedicata una piazza ma non fu apposto il marmo con la scritta. Tutto cadde nell’oblio più profondo fino a quando l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Giancarlo Della Cioppa, decideva di fissare una lapide su cui si legge: “Piazza Francesco Carusone Martire di Bellona 21/2/1931-7/10/1943”
Il sindaco Giancarlo Della Cioppa ci ha riferito: “Dopo lunghi anni di attesa è stato realizzato ciò che era stato promesso ai familiari di Francesco Carusone. Il gesto di umana pietà da parte dell’Amministrazione che mi onore di guidare, è stato apprezzato da parte di tutta la cittadinanza che si è ritrovata in Piazza Francesco Carusone per rendere omaggio alla vita spezzata di un giovane buono e laborioso tolto con forza e con l’inganno all’affetto dei suoi cari.”

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