Anche le unità cinofile utilizzate per l’operazione “strade sicure”

San Giorgio a Cremano (NA) – Da diversi anni l’Esercito Italiano ha dato corpo, presso il centro veterinario di Grosseto, al progetto che prevede l’utilizzazione di unità cinofile da impiegare sia in Patria, sia nei teatri d’operazione all’estero. I cani sono utilizzati sia nel ritrovamento di ordigni esplosivi, di armi, munizione e nella sorveglianza di aree sensibili. Il binomio “uomo-cane” è stato utilizzato con successo in Iraq, Pakistan e Libano e, più recentemente, anche nel corso dell’operazione “strade sicure”. Il massiccio impiego di questi straordinari amici a quattro zampe richiedono sempre maggiori attività di validazione operativa. Nella mattinata di venerdì scorso, presso il Comprensorio Militare di Persano, si è svolta, alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Francesco Tarricone, Comandante del 2° Comando delle Forze di Difesa (2° FOD) di San Giorgio a Cremano (alle sue dipendenze vi sono oltre 20.000 uomini), l’Esercitazione “Initial Operational Capability” (IOC), nell’ambito del progetto di sviluppo e di validazione operativa, della capacità cinofila dell’Esercito. L’attività, condotta dal 131° Reggimento Carri della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, unità incardinata nel Comando del 2° FOD, si è conclusa con un’Esercitazione sviluppata su quattro eventi: 1) ricognizione di itinerari con ricerca di sostanze esplosive; 2) combattimento corazzato in aree urbane; 3) attraversamento di un corso d’acqua; 4) tiro istintivo a fuoco. Hanno partecipato, in aggiunta alle unità cinofile dell’Esercito, provenienti dal Centro Militare Veterinario di Grosseto, anche unità cinofile della Guardia di Finanza. Le unità cinofile dell’Esercito, che sono state impiegate anche nell’Operazione “Strade Sicure”, sono specializzate nella ricerca di esplosivi, armi, munizioni e nella sorveglianza di aree sensibili e sono già permanentemente impiegate nelle Operazioni “fuori area” in Kosovo, Afghanistan e Libano. Anche nell’Esercito Italiano quindi, il binomio “uomo-cane” si dimostra molto efficace per l’assolvimento di particolari compiti della Forza Armata.

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