Tutto il PD a Roma per protestare contro Berlusconi

La grande manifestazione in programma domani, 25 ottobre, a Roma, costruita in due mesi di campagna di raccolta firme sulla petizione “Salva l'Italia” (2.525.113 firme ad oggi), rappresenta, secondo il veltroniano pensiero, una decisa risposta alla politica disastrosa del governo di centrodestra. Secondo la sinistra italiana bisogna manifestare perché nessun provvedimento per i redditi medio-bassi falcidiati dall'aumento dei prezzi dei generi di prima necessità è stato preso, nessun provvedimento di rilancio dello sviluppo, smantellamento progressivo dello stato sociale, della scuola pubblica, della sanità garantita a tutti, in un quadro di stravolgimento della Costituzione repubblicana. Ma la verità, nuda e cruda, è che ciò che unisce la sinistra è l’antiberlusconismo. Numerose le delegazioni che si prevede giungano da tutta Italia, una delle quali partirà proprio da San Nicola La Strada. Una delegazione del locale circolo cittadino, di cui è segretario l’avvocato Vito MAROTTA, parteciperà alla manifestazione nazionale del PD prevista per sabato a Roma. La partenza in pullman gran turismo è fissata per le ore 9.00 dalla Rotonda unitamente agli iscritti del PD di Recale e San Marco Evangelista. “Anche dalla nostra città” – ha affermato Vito Marotta – “giungerà un contributo per accrescere il dissenso verso l’operato del governo Berlusconi. Per gli amici del nostro circolo, infatti, partecipare alla vita di partito significa anche interessarsi dei temi nazionali e protestare, quindi, contro un governo che si occupa del Premier ed ignora stipendi e pensioni”. Dunque, domani a Roma è in discussione la politica a trecentosessanta gradi, e la sua influenza nella vita sociale. Tagli ai fondi per l’istruzione scolastica e universitaria, temi centrali nelle discussioni degli ultimi giorni, saranno oggetto della manifestazione assieme al calo del potere d’acquisto da parte delle famiglie. Ma non solo: altro vessillo dei manifestanti sarà il deciso no al razzismo, al precariato lavorativo e sociale e al legame che troppo spesso ha unito la politica alle associazioni di stampo mafioso.

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