Tradizionali delizie bellonesi

Molte sono le tradizionali delizie che allietano le feste nelle case dei bellonesi. Il Ferragosto si avvicina e, anche durante questa festività, le esperte massaie preparano squisiti dolciumi. Un tempo erano preparati soltanto in ricorrenza del S. Natale e della S. Pasqua, ma il progresso ha apportato nuove abitudini e, anche durante altre festività, sulle mense trionfano dolciumi casalinghi di ogni specie. Primi fra tutti gli squisiti “Guanti”, a cui fanno seguito: la classica “Pizza Sfogliata”, le Zeppole e gli Struffoli. Ma la regina dei dolci bellonesi è la tradizionale “pastiera di grano”. Questo gustoso dolce ha una lontana origine. Si racconta che i residenti presso il golfo di Napoli vollero fare un omaggio alla Sirena Partenope offrendole i doni della loro terra: il grano tenero, la ricotta, le uova, l’acqua di fiori d’arancio, le spezie, lo zucchero, i limoni e gli aranci canditi. I doni furono bene accetti dalla Sirena che, quando fece ritorno nel suo regno, depose le offerte presso il trono di Nettuno, dio del mare. Questi, entusiasta, mescolò il tutto ricavandone un prelibato “pasticcio” che chiamò “pastiera”. Un altro antico aneddoto racconta che il re Ferdinando II di Borbone offrì a sua moglie, la regina Maria Teresa d’Austria, una fetta di pastiera. Appena dopo la degustazione, la regina, rivolta al consorte, sorrise di piacere ed il re, compiaciuto, disse: ”Per far sorridere mia moglie ci voleva una fetta di pastiera. Ora devo aspettare il prossimo assaggio per vedere mia moglie sorridere di nuovo!”.  Il progresso, con le sue innovazioni, ha contaminato anche la classica pastiera un tempo preparata con grano tenero; oggi si confeziona con il riso, i tagliolini, con la crema pasticcera o con il cioccolato. Ma, la pastiera eccellente e squisita resta quella che le massaie bellonesi preparano con il grano tenero: una squisitezza che manda in sollucchero i buongustai, costretti a fare il bis!

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