Sesto giorno di sciopero della fame per il medico del 118

Caso Pontecorvo. D-day. Il giorno della verità, della possibile soluzione del caso, o di un probabile trasferimento in ospedale. L’ipotesi più accreditata, è la soluzione del problema- questa mattina discusso dai vertici dell’Asl Caserta Uno- che consentirebbe al provato dottor Pontecorvo di tornare ad alimentarsi- quindi recuperare le forze fisiche, minate dalla vibrata protesta. “Un recupero di energie-che va fatto gradualmente-precisa il dottor Cesare Cuscianna, anestesista-rianimatore- che con la dottoressa Giovanna Rolli, ha monitorato lo stato di salute del medico ribelle del 118- “che dovrà riprendere lentamente l’attività, favorendo inoltre il riequilibro gastro-intestinale e cardiaco. Questa mattina il tenace medico, sarà sottoposto agli indispensabili esami ematochimici. Nella tarda mattinata, potrebbe arrivare la lieta novella da Caserta-per un provvedimento rivisto dai dirigenti dell’Asl- che applicando la legge con un pizzico di buonsenso e di umanità, potrebbero risolvere finalmente lo spinoso caso- e porre fine all’estenuante Via Crucis del dottor Pontecorvo. Che ama il suo lavoro. Che vuole rimanere a prestare la sua professionalità nel distretto 32 di Caiazzo, tra migliaia di utenti- che conosce uno ad uno, con tutte le croniche patologie-individuate già alla chiamata dell’emergenza. Alla costante solidarietà dei colleghi-registrata negli ultimi due giorni anche quella di politici del comprensorio(escluso l’unico sindaco full-time di tutta la provincia-scomparso dopo una fugace apparizione)-svegliatisi finalmente dal torpore. Per quanto riguarda l’alimentazione(ndr.flebo) e il ricovero “forzato” annunciato su qualche sito di “disinformazione”. Solo tanta fantasia di chi fa informazione-secondo Piazza delle Chiacchiere.
                                                                                 

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