Ritorna la serenata

Una folla di cittadini era assiepata in via Albani attirata dal suono di due chitarre e da una voce

appassionata che cantava: “Io te vurria vasà”. Ad un balcone era affacciata una giovane bruna capuana che sorrideva di gioia. Incuriositi, abbiamo chiesto la ragione di quel canto tanto appassionato e ci è stato riferito che era in atto una serenata alla giovane sul balcone. La scena ricordava quella della tragedia “Romeo e Giulietta” quando egli, follemente innamorato della bella Capuleti, accompagnato da un gruppo di musici, le dichiara tutto il suo amore. Così è accaduto a Capua, in via Albani: Nunzia Morando, la bella bruna, ascoltava estasiata la serenata al chiaro di luna che le offriva Massimo Zarrillo il “ suo Romeo”. I due hanno coronato il loro sogno d’amore nella maestosa Cattedrale di Capua, al cospetto di amici e parenti, promettendo di amarsi e rispettarsi “nel bene e nel male”. Appena pronunciato il fatidico “sì” echeggiavano, tra le volte della Cattedrale, le note dell’Ave Maria di Schubert e della marcia nuziale di Mendelson eseguite da solisti del Teatro di S. Carlo di Napoli. Appena i novelli sposi uscivano dalla Cattedrale, erano invasi da una pioggia di riso, segno di abbondanza e benessere, mentre gli applausi dei presenti si fondevano ad un coro di auguri. Resta però un segreto che nessuno è riuscito a violare: “Dove andranno in luna di miele gli sposi?”. “ Riceverete tutti una foto del luogo prescelto e la vostra curiosità sarà esaudita” rispondevano gli sposi. Nell’attesa giungano ad essi le felicitazioni di tutti e della redazione.

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