Cinesi anche a Capua

Alle continue invasioni che si verificano in Italia da parte degli extracomunitari, provenienti da ogni angolo dell’est europeo, si aggiunge anche la silenziosa e lenta invasione dei cinesi. Dopo Milano, Roma, Treviso, Prato, Rimini, Empoli, Bologna e Napoli, anche a Capua sono giunti gruppi di cinesi che, subito, si sono adoperati per avviare il loro commercio di calzature ed abiti a costi “stracciati”, creando un notevole risentimento e tanta preoccupazione da parte dei commercianti locali. Abbiamo colloquiato con un giovane originario della terra del sol levante, Hocin Chang, che riesce ad esprimersi nella nostra lingua, ed abbiamo appreso quanto segue: “A Capua siamo un gruppo che vive rispettando le leggi italiane e che intende fondersi con la realtà locale. Vivendo in Italia molti di noi hanno cambiato gli usi ed i costumi tradizionali e ciò ha dato a tutti il vero senso della vita che ci ha avvicinati alla religione cristiana, fondata su buoni ed apprezzabili principi morali. Io, continua Hocin Chang, studio la vostra lingua e cerco di apprenderla nel più breve tempo possibile, anche se mi rendo conto che, per noi cinesi, è molto difficile. La domenica, insieme alla mia famiglia, mi reco nel maestoso Duomo di Capua  per assistere alla S. Messa ma, per comprenderla meglio, gradirei che fosse celebrata in lingua cinese. Nella giornata di Pasqua sono stati battezzati tre nostri piccoli, ed è stata una indimenticabile festa che abbiamo filmato per poi passarla su un DVD da spedire in Cina ai nostri parenti. Commovente e bello è stato il momento in cui il sacerdote versava l’acqua benedetta sulla testa dei piccoli addormentati. Il fresco liquido li svegliava di soprassalto e, presi dallo spavento, cominciavano a piangere suscitando tanta tenerezza tra i presenti e le mamme che li stringevano al cuore per rassicurarli.

 

 

 

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