Lo definiscono bullismo ma trattasi di criminali.

Bullismo, un termine che sta diventando sempre più di moda e tante persone cercano di giustificarlo perché lo ritengono una debolezza giovanile, oppure un passatempo per giovani fannulloni. A nulla servono i rimproveri rivolti a giovani di tale risma poiché essi aumentano la loro veemenza contro cose e persone. In questi ultimi tempi sono tanti gli accadimenti che hanno suscitato tra i bellonesi rabbia e biasimo. Sono stati imbrattate le mura della città con scritte e simboli offensivi, divelte la targhe segnaletiche delle strade, le paline della pubblica illuminazione nella villetta comunale, lanci di uova marce all’indirizzo di ignari passanti. L’ultima bravata, in ordine di tempo, è stata commessa da ignoti bulli in via Regina Elena di Bellona. La società Telecom Italia aveva istallato un ricetrasmettitore telefonico che veniva usato, in particolare da extracomunitari per contattare i loro cari che vivono nel paese di origine. Ebbene, quell’apparecchio ha suscitato un desiderio distruttivo al punto da asportarlo lasciando la palina senza il telefono e privando gli utenti di una comodità. Coloro che erano abituati ad usare quel telefono si sono infuriati ed è iniziata la caccia ai bulli bellonesi con l’intenzione che qualora venissero individuati saranno denunciati alle Autorità preposte.

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