Affitti da capogiro

Prendere in affitto un appartamento oggi, sta diventando un sogno irrealizzabile e chi vi riesce ? costretto a sborsare ingenti somme sia al mediatore o agenzia immobiliare sia al proprietario. A questi bisogna versare, in totale, tre mesi anticipati. Roba da svenarsi! E nessuno degli ?addetti ai lavori? prende in considerazione questa situazione che, se al sud rispecchia quanto su citato, al nord ? ancora peggio! Sono tanti gli inquilini incastrati da contratti capestro che chiedono, ai sindacati competenti come comportarsi per risolvere un problema di si capitale importanza. Uno dei casi venuto alla ribalta, in questi ultimi giorni, riguarda un bellonese, A. R. che ha affittato un appartamento nel centro storico, ?sulla parole? ossia, senza visionarlo prima di firmare il contratto. Una volta entrato in possesso dell?immobile si ? reso conto che non era abitabile; Era in stato di degrado, con l?impianto elettrico da rifare ed una serie di interventi necessari che avrebbe dovuto realizzare il proprietario il quale, alle sollecitazioni dell?inquilino, aveva risposto di non essere intenzionato di rescindere l?accordo. A.R., avendo gi? pagato in anticipo una caparra di settecento euro, pari a due fitti, si ? rivolto al Sunia, (Sindacato inquilini) per avere lumi su come ottenere la risoluzione del contratto sottoscritto. Un altro episodio comune a molti inquilini che si trovano nelle stesse condizioni, si ? verificato anch?esso a Bellona, dove un affittuario non si ? visto riconoscere una serie di migliorie effettuate nell?appartamento in cui vive, dal proprietario che non aveva intenzione di scalare una parte dei lavori dal nuovo accordo di locazione. Esempi, questi, che dimostrano il difficile rapporto tra chi si trova in una posizione di vantaggio, e la sfrutta per dettare regole spesso vessatorie, e chi va in cerca di un tetto per se ed i suoi familiari.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post
Postato in Senza categoria