Maria Cappuccio, una indimenticabile professoressa

In Piazza dei Giudici, considerata il salotto di Capua, un gruppo di ex alunni del vecchio Istituto Magistrale ?S. Pizzi? hanno ricordato, con un velo di nostalgia, la loro professoressa di lettere e storia Maria Cappuccio. Ogni mattina gli alunni la notavano recarsi a scuola insieme a Palmira, sua fedele accompagnatrice. Percorreva Via Principi Longobardi e Corso Appio per raggiungere l?Istituto Magistrale mentre gli alunni, temendo il ritardo, si affrettavano ad entrare in classe. Tra i personaggi capuani, Maria Cappuccio occupa un posto primario per il suo valore di educatrice e di studiosa. Era nata il 1898 e aveva studiato nell?Istituto Normale femminile di Capua, fondato dal pedagogista Salvatore Pizzi, dove consegu? il diploma con il massimo dei voti. In seguito, presso la facolt? del Magistero di Napoli si laure? in Letteratura Italiana e Storia. Dopo le prime supplenze partecip? al concorso nazionale per la cattedra di Letteratura Italiana e Storia negli Istituti Superiori. Vinto il concorso, le fu assegnata la sede di Capua dell?Istituto Magistrale ?S. Pizzi?, originato dal vecchio Istituto da lei frequentato. Qui divenne la professoressa famosa ed amata da centinaia di alunni. Al termine del II? Conflitto Mondiale, si cominci? a concedere facili promozioni agli studenti ex soldati, ma la prof. Cappuccio non concesse tali promozioni, n? accett? raccomandazioni. Era convinta che ?dare un diploma ad un combattente somaro, significava immettere nella scuola, nella societ?, individui impreparati che avrebbero diffuso solo ignoranza?. All?attivit? di insegnante, Maria Cappuccio univa quella di erudita scrittrice di storia e letteratura italiana. Collabor? con molte riviste culturali italiane che, per suo merito, aumentarono la tiratura e, fra le tante, ricordiamo ?Il tripode verde?. Molto interessante ? il saggio letterario sui poeti Ariosto, Tasso, Alfieri e Leopardi che fu acquistato da molti alunni e da tanti suoi colleghi che ne apprezzavano il valore culturale. Nel 1953 pubblic? il volume: ? Sulle rive del Volturno, tra il mito e la storia? dove descrive le vicissitudini della sua Capua, dalla fondazione ai nostri giorni. Ritiratasi dall?insegnamento, trascorse gli anni della pensione nella sua ricca biblioteca e tra gli oggetti ed i mobili antichi a lei tanto cari. Pochi gli amici che andavano a farle visita e, con pochi, si intratteneva volentieri in lunghe chiacchierate traboccanti di ricordi e di cultura.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post
Postato in Senza categoria