“Politica & camorra” il pubblicista Giovanni Tridente blocca la pubblicazione del suo libro;

Invocate indagini della Dda
Dal comitato anticamorra di Pignataro Maggiore riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato: ?La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli dovrebbe indagare per stabilire che cosa ? successo al giovane giornalista pubblicista pignatarese Giovanni Tridente, nelle ore tra gioved? 30 e venerd? 31 marzo 2006, quando ha prima diffuso un comunicato stampa per pubblicizzare un suo libro, “Politica & Camorra – Amministrare in terra di Boss”, e poi ha invitato l’editore Enrico Folci, di Varese, a fermarne l’uscita, in attesa di non meglio precisate “modifiche”. “Politica & Camorra” – come si leggeva nel comunicato stampa – “narra la breve parabola esistenziale e amministrativa di un giovane di provincia, svezzato troppo presto al seno della politica clientelare, sindaco e consigliere provinciale. Inserito in un contesto socioculturale infestato dai tentacoli della malavita e della camorra organizzata – della quale se ne racconta l’evoluzione – il ragazzo si siede da subito al tavolo degli affari e dei compromessi, stringendo patti con le cosche locali e portando avanti un giro di speculazioni per fini personali a danno del bene pubblico. In tre anni di amministrazione comunale, in un piccolo centro del Sud Italia, Giggi Mangano – questo il nome del giovane sindaco – riesce a fare tutto il male possibile, potendo contare sulla disponibilit? delle casse municipali. A fare da cornice a questa storia vi sono il boss del posto don Luigino Leopoldo, destinato a veder sfumare il proprio impero nel giro di un decennio; un promettente cronista, obiettivo e onesto, che attira le ire di quanti sono nel torto; un Consiglio comunale schiavo delle direttive del sindaco; una cupola affaristica che avanza sotto l’egida dell’immunit? politica’”. Il comunicato di Tridente viene ripreso da vari siti Internet e da un quotidiano il 31 marzo. E’ lo stesso giorno in cui Giovanni Tridente invia una e-mail all’editore per bloccare tutto. Chi lo ha consigliato in tal senso? Ha avuto paura di una querela o hanno minacciato una ritorsione di stampo camorristico ai danni suoi e della sua famiglia? A Pignataro Maggiore circola con insistenza la voce che Giovanni Tridente sia terrorizzato. Intanto gli amici consigliano a Giovanni Tridente di evitare imprese temerarie, se poi deve ingloriosamente fare marcia indietro; ne deve ancora mangiare molti, di forni di pane, per attaccare a viso aperto gli intrecci pericolosi e perversi tra politica e camorra nella “Svizzera dei clan”. Come in un noto film, “non ? bello vedere una pistola dalla parte della canna”.

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