Il rifugio dei drogati

Un tempo la collina S. Croce era il richiamo degli innamorati, e di tutti coloro che desideravano trascorrere alcune ore del pomeriggio nella pace e nel silenzio che regnava intorno. Altri, invece, scalavano la collina per raggiungere la piattaforma nei pressi dell?acquedotto e sdraiarsi al sole. Molte giovinette, in compagnia dei parenti, sedute all?ombra degli ulivi, si dilettavano a leggere i romanzi rosa allora tanto in voga, oppure a lavorare l?uncinetto. I giovani, invece, per la loro timidezza, sedevano a distanza lanciando occhiate significative o segnali che solo la ragazza prescelta riusciva ad interpretare. Oggi, purtroppo, tutto questo ? soltanto un nostalgico ricordo e coloro che frequentano i su citati luoghi, sono i cos? detti ?giovani moderni?, quelli cio? che si dicono nemici della societ? contestando tutte le regole del vivere civile. Spinti dalla curiosit?, e dalle continue dicerie, abbiamo raggiunto le falde della collina S. Croce e la piattaforma nei pressi dell?acquedotto. Davanti ai ostri occhi si ? presentato uno spettacolo a dir poco preoccupante e disgustoso: sul terreno si notavano numerose siringhe utilizzate da coloro che desiderano entrare nel ?Paradiso artificiale?. Saranno in tanti e, di sicuro, tutti giovani! Ormai per costoro, l?uso della siringa ? l?unico passatempo ?piacevole?, un passatempo che oltre al prezzo eccessivo, ha il ?costo della vita? un dono che riceviamo dal Signore una sola volta, ma che per altri finisce oltre le inferriate del cimitero. Con l?assiduo intervento delle Forze dell?Ordine, questo vergognoso andazzo fu debellato ma, da alcuni mesi, ? ripreso pi? intenso che mai tanto ed il numero delle siringhe rinvenute ? aumentato a dismisura. Si spera in un altro efficace intervento sia delle Forze dell?Ordine, che degli attuali amministratori.

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