Piattaforma quali strategie dietro le ultime notizie?

I tempi lunghi, l’apparente distanza dal territorio, la creazione di una rete di amicizie e conoscenze attraverso la penetrazione nel tessuto politico ed economico del territorio; proseguire diritti verso l’obbiettivo, senza lasciarsi trascinare dalle ondate di protesta che
giungono su pi? fronti; far circolare voci rassicuranti sul
disinteresse verso l’insediamento sul territorio, attraverso voci autorevoli che consapevolmente o inconsapevolmente ne divengono strumento… Questo il lavoro ai fianchi che la Piattaforma ha fatto alle genti di
Pignataro e dell’itero agro caleno. E tra notizie di smentite, lunghi silenzi, timidi “forse c’? il rischio che non sia proprio tutto finito…”, gli uomini che stanno
dietro questo colosso da centinaia di milioni di euro, con la complicit? di amministratori e, ancor peggio, di autorit?, stanno progettando e realizzando la pi? grossa fregatura ai danni della nostra gente. Mentre ministri e deputati alleanziani hanno fatto le passerelle nelle
nostre piazze, rassicurandoci che non sarebbe sorta alcuna piattaforma nel nostro territorio, il loro compagno di partito, Ministro dell’Ambiente, Matteoli, in data 23 Giugno 2005, con decreto 00647, di concerto col Ministro dei Beni Culturali, ha sottoscritto, come gi? avvenuto per il sito di Pignataro, il VIA, con prescrizioni, per la
discarica con annesso inertizzatore nel comune di Tora e Piccilli, presentato dalla PIattaforma S.p.A.
Prescrizioni che, no si illudano i nostri vicini di Tora e Piccilli, non servono a nulla, cos? come nessuno ha ascoltato le istanze del comitato di lotta alla piattaforma di Pignataro Maggiore quando ha sollevato una serie di obiezioni al progetto basate proprio sulle prescrizioni del Ministro dell’Ambiente. Il progetto della Piattaforma S.p.A, dunque, ? ancora in piedi, gode di ottima salute e, tra il silenzio di istituzioni, politici ed autorit?, prosegue incessantemente. Le strategie di lotta messe in campo fino ad oggi, dunque, ma purtroppo, si sono mostrate inefficaci ed inadeguate. E’ a questo punto necessario riorganizzare tutti i movimenti ambientalisti dell’alto
casertano per dar vita ad una serie di iniziative di proteste che scuotano i palazzi di potere e che abbiano il giusto rilievo nell’informazione Nazionale. Solo con i grandi numeri potremo uscire dall’anonimato e far capire
che noi non ci stiamo a questo sporco gioco. Questo ? quanto hanno sempre affermato i giovani di Tempo Rosso fin
dai primi giorni di vita dei comitati ambientali sparsi sul
territorio. E’ indispensabile che, a questo punto, tutti i cittadini del casertano mettano in agenda un monte orario da spendere per la difesa del territorio. Non sar? pi? possibile fare gli “ambientalisti della domenica” ma bisogner? impegnarsi spendendo, tutti, senza esclusione
alcuna, forze, energie e tempo in questa battaglia che ? essenziale. per la sopravvivenza di questa nostra terra.

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