Ristoratori contro agrturismi e club. ma chi dovrebbe controllare? A Limatola chiuso per un mese l?ex ?Rebecca?.

Sono sul piede di guerra i ristoratori del comprensorio che sempre pi? si vedono sottrarre clienti, perfino per banchetti nuziali da aziende agrituristiche e circoli nei quali i controlli sarebbero molto superficiali ovvero non esisterebbero affatto, tanto che continuerebbero a spuntare come funghi. La misura per? ? colma, come si evince dalla seguente lettera aperta indirizzata alle redazioni di alcune testate locali: ?Gentili responsabili della stampa. Chi scrive lo fa a nome di un gruppo sostenuto di ristoratori della zona, e pi? segnatamente Caiazzo, Alvignano, Piana di Monte Verna, Ruviano e Castel Campagnano. Motivo delle rimostranze, la scarsa attenzione posta in essere dalle autorit? competenti sul fatto che vede alcuni locali che hanno un permesso per effettuare l?attivit? di semplice agriturismo o circolo per soli soci, svolgere invece l?attivit? di ristorazione. Dov?? l?anomalia? ? molto semplice: un titolare di ristorante non solo ? soggetto a prelievi fiscali che arrivano a circa il 50% del budget fatturato (non del guadagno) ma per ogni innovazione, usura e conseguente ristrutturazione deve far fronte con le sue tasche. Per non parlare del lavoro occasionale offerto ai giovani, che giustamente sono anch?essi assoggettati alle leggi previste dall?Inps, per ci? che attiene il lavoro nero. Qualche operatore agrituristico della zona invece, nonostante il diniego per svolgere l?attivit? di ristoratore, poich? saturo il settore, ovvero senza neanche tentarci, ha approfittato della scappatoia agriturismo, per somministrare ugualmente pasti agli avventori. Per non parlare dei club. Spuntano come funghi ed, in barba ad ogni elementare regola, grazie alla scappatoia, non sono tenuti nemmeno a rilasciare alcun documento fiscale ai propri ?soci?. ? risaputo di circoli dai nomi pi? fantasiosi nei quali sono serviti banchetti per battesimi, comunioni e matrimoni, perfino di amministratori comunali, e di altri che, senza possedere alcuna licenza, non solo pubblicizzano la propria attivit? abusiva di ristoratori con enormi tanto tabelle apposte lungo le strade ma anche con bigliettini da visita, alla faccia delle leggi e di chi dovrebbe farle rispettare. In uno ? stato celebrato addirittura un incontro (congresso?) politico con la partecipazione di numerose autorit? fra cui un Ministro della Repubblica. Ma allora gli allocchi chi sono? Coloro che sfuggono con stratagemmi legali alle mannaie del fisco o coloro che, nel rispetto di tradizione in alcuni casi tramandate da oltre tre generazioni, continuano a pagare le tasse quali ristoratori? Noi non lo sappiamo e non lo capiamo. Sappiamo per? che un agriturismo non potrebbe somministrare pesce marino e crostacei, tanto meno servire banchetti, perfino nuziali. ? impensabile che un club possa annoverare migliaia di soci, senza che questi partecipino ala vita sociale del circolo. Se preposti continueranno a non esercitare meticolosi controlli, nel nome di un rispetto per i forestieri o presunti potenti che francamente non comprendiamo, molti ristoratori sono pronti a consegnare le licenze. Con deferenza.?

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