Isola ecologica: se in seguito fosse trasformata in discarica?

La gente invoca garanzie da verbalizzare in seguito alla discussione in consiglio comunale aperto. Riaffiorano, avvicinandosi la data di apertura dell?isola ecologica in via Caduti sul Lavoro, i dubbi e le perplessit? dei residenti: e se in seguito fosse trasformata il discarica? Dopo le voci -mai smentite dai preposti, comunali e del Consorzio- che saranno impiegati lavoratori forestieri, ed in particolare di Marcianise, tornano ad alzare la voce i residenti invocando dal sindaco Stefano Giaquinto precise garanzie che, anche in caso di eventuali emergenze, blocchi delle discariche, scioperi e quant?altro, il sito non venga trasformato o comunque adibito, sia pure temporaneamente, a discarica o deposito provvisorio di rifiuti domestici o di qualunque altro genere in attesa di essere trasferiti presso i vari impianti di smaltimento. Garanzie che la gente invoca per iscritto in quanto non dipenderebbe tanto dal sindaco quanto dai responsabili del Consorzio ?Acsa-CE3?, preposto alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, che secondo esperti sarebbero tenuti ad ottemperare qualora la Regione o il commissario straordinario, sia pure per fronteggiare un?emergenza, dovesse decretare un cambio di destinazione, provvisorio o definitivo. Di fronte a tali prospettive, mai negate da nessuno in modo convincente e documentato, cresce la tensione fra i cinquecento residenti nella zona, caratterizzata dalla presenza d?insediamenti commerciali e supermercati; case popolari e cooperative edilizie, e urbanisticamente destinata all?espansione abitativa. Prima di attivare l?isola la gente chiede garanzie dal sindaco e da tutti gli amministratori discutendone in un apposito consiglio comunale aperto e verbalizzando tutte le dichiarazioni, per scongiurare eventuali colpi di mano, anche futuri, da parte dei soliti forestieri.

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