Risveglio amaro per la comunit?. Quindici comuni senz?acqua.

Venerd? di passione per le massaie e gli utenti di quindici comuni per l?interruzione dell?erogazione dell?acqua. La notizia ? stata comunicata via fax ai Comuni interessati ed annunciava che l?erogazione sar? interrotta alle quattro di stanotte e riprender? solo quando saranno ultimati dei lavori da realizzare con urgenza in localit? S. Martino, a valle di Piana di Monte Verna. Gli utenti di Bellona, Caiazzo, Camigliano, Carinola, Calvi Risorta, Francolise, Giano Vetusto, Pastorano, Piana di Monte Verna, Pignataro Maggiore, Pontelatone, Sparanise, Vitulazio, Grazzanise, Castelvolturno e Santa Maria la Fossa, si trovano, ancora una volta, costretti ad arrangiarsi anche per gli essenziali bisogni fisiologici in quanto senza il prezioso liquido e, i cui preposti proprio di venerd? santo, quando le massaie sono impegnate a pasticciare pi? del solito e tutti vorrebbero seguire la processione del venerd? santo senza barba e con la faccia lavata, hanno deciso di interrompere l?erogazione per effettuare l?ennesimo intervento in localit? San Martino, cio? a valle di Piana di Monte Verna, nel solito punto in cui la fatiscente condotta cede senza che nessuno sui preoccupi di sostituirla con una adeguata alle esigenze. Secondo il programma reso noto solo ieri dal Consorzio, non si riesce a comprendere quando i lavori termineranno. Immaginabile cosa succederebbe se, per un qualunque imprevisto, non fosse possibile ripristinare l?erogazione in giornata, non solo per le massaie ma anche per i ristoratori, i bar ed i pubblici esercizi che senz?acqua potabile non potrebbero neanche restare aperti. In particolare a Bellona che questa sera iniziano i festeggiamenti patronali. Anche un bambino che conosce la zona si domanderebbe perch?, trattandosi di intervento da effettuare a valle di Piana di Monte Verna, anche i Comuni a monte sono costretti a restare senz?acqua. Incredibile: perch? manca una saracinesca a valle di Piana, per cui l?acqua deve essere chiusa a monte. Di fronte a tanta approssimazione, la gente invita i responsabili del Consorzio a fare, in questi giorni di fede, un sereno esame di coscienza e, se non sono in grado di addirizzare il Consorzio che fa acqua ovunque fuorch? nelle tubature, di mettersi da parte lasciando ad altri, pi? competenti, la possibilit? di salvarlo da un sicuro tracollo.

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