L?idea di “zio Pasquale” per abbracciare il nipotino.

Da pochi giorni si ? diffusa in paese la notizia che “zio Pasquale” aveva vinto una rilevantissima somma al Superenalotto con una schedina di due colonne. Questa diceria ha spinto ?Zio Pasquale? a mettere in atto la sua vecchia idea di far ritornare in Italia suo figlio Vincenzo che si trova, da oltre dieci anni, in Australia. Lo ha contattato telefonicamente infornandolo della inaspettata vincita, supplicandolo di ritornare al pi? presto a casa. Zio Pasquale, sapendo che una sconfitta resta orfana mentre una vittoria trova mille “padri”, avrebbe scommesso che il figlio si sarebbe precipitato per far ritorno. Infatti, Vincenzo disse al padre che sarebbe partito appena il volo fosse disponibile. Con altra telefonata Vincenzo avvertiva al padre che sarebbe partito gioved? 25 novembre. Ma, il padre lo supplic? di partire il venerd? per giungere a casa il sabato. Venerd?, 26 novembre, Vincenzo ha telefonato dall’aeroporto di Sidney, avvertendo che stava per imbarcarsi sull’aereo. Il pap? era felice di gioia, perch? finalmente avrebbe rivisto, dopo dieci anni, il figlio e, la cosa che pi? lo rendeva contento, era che avrebbe conosciuto personalmente il piccolo Pasqualino, visto, fino ad allora, solo in fotografia. Zio Pasquale non stava pi? nei panni per la gioia che gi? pregustava. Inizi? i preparativi per ben accogliere il figlio ed il nipote. Avvert? tutti gli amici d’infanzia di Vincenzo, invitandoli a partecipare alla festa. La casa di zio Pasquale avrebbe ospitato la fitta schiera di amici che avrebbero ballato e cantato. Mentre fervevano i preparativi per il succulento pranzo, alle ore 11 di sabato, ha squillato il telefono: ?Pap? sono Vincenzo, ti chiamo da Roma. Arriver? fra due ore circa in taxi?. La festa era ormai cominciata, mancava solo l’invitato numero uno che stava per arrivare. Le mogli e le figlie degli amici e dei parenti erano tutte indaffarate in cucina; zio Pasquale spillava varie botti di vino per portare in tavola il migliore. Una festa in famiglia mai verificatasi prima. Erano le 12.50 quando una vettura di colore giallo imboccava lo stradone che porta alla masseria di zio Pasquale. Il suono insistente del clacson si avvicinava sempre pi?, mancavano pochi attimi all?abbraccio tra padre, figlio e nipotino. L’auto si ? fermata al centro dell’aia e tutti l’hanno circondata ansiosi di poter abbracciare Vincenzo. Zio Pasquale finalmente si ? trovato a cospetto del figlio. Un attimo di esitazione e poi un fortissimo abbraccio. Superato il momento di commozione, Vincenzo ha chiesto al padre: ?Pap? che somma hai vinto??. ?Pensa a mangiare, e fammi godere tenendo Pasqualino tra le mie braccia?. Al termine del pranzo zio Pasquale ? invitato a brindare con tutti i commensali. Con Pasqualino stretto al suo petto, alza in alto il calice, ringrazia tutti gli intervenuti e poi annuncia la vincita: ?Ho vinto la cosa pi? bella per me, quest’abbraccio?.

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