Arrestato rapinatore di Rolex

Un tabulato telefonico con numeri e chiamate: ? questa la pista seguita dagli inquirenti per arrivare all’identificazione del complice (o dei complici) di Carlo Laudanno, il 28enne napoletano arrestato sabato sera dopo che lo stesso aveva tentato di portar via un orologio Rolex ed il borsello ad un 67enne che aveva parcheggiato il suo fuoristrada nei pressi del ponte Annibale di Triflisco (Fraz. Di Bellona). Nel corso del blitz gli agenti della Polizia di Stato hanno sequestrato al giovane pregiudicato partenopeo il telefono cellulare. L’apparecchio ? ora nelle mani degli esperti della polizia che stanno verificando utenze registrate e chiamate. Questo per risalire all’identit? del complice di Laudanno che ? riuscito a sfuggire alla cattura. Ma quel telefonino potrebbe contenere anche indizi utili per ricostruire la rete di connivenze o di complicit? costruita intorno al fenomeno dei rapinatori di Rolex: eventuali basisti, ricettatori, manovalanza locale. Insomma, si potrebbero raggiungere risultati investigativi importanti. Per questo sul prosieguo delle indagini c’? il pi? stretto riserbo. Gli inquirenti, infatti, lavorano attualmente su tre fronti, e cio? sui tre episodi di rapine di Rolex registrati nel casertano. Il primo, marted? scorso, ai danni dell’avvocato Gianluigi Bartoli, aggredito lungo il Vialone Carlo III? da due giovani su un motorino, uno dei quali armato di pistola. Obiettivo della rapina il prezioso orologio che il professionista portava al polso ed il cellulare. Quindi i due colpi tentati nella giornata di gioved? scorso: il primo, poco dopo le 19, in via G. M. Bosco di Caserta, con obiettivo il Rolex di un noto medico cittadino che, per fortuna, ? riuscito a mettere in fuga i rapinatori; il secondo, alle 19.30, sempre a Caserta, ai danni dell’imprenditore G. V., di 67 anni, aggredito insieme all’amico C. C., 60 anni. Gli ultimi due colpi, secondo la testimonianza del medico casertano che non ha riconosciuto in Laudanno uno dei suoi aggressori, sarebbero stati messi a segno da persone diverse. Le gang, appunto, dei rapinatori di Rolex che, quotidianamente, si muovono da Napoli e dall’hinterland partenopeo per mettere a segno rapine nel casertano. Bande che le forze dell’ordine stanno ora cercando di arginare con una serie di servizi mirati di prevenzione, con controlli pi? assidui. Ecco perch? il cellulare di Laudanno potr? essere prezioso: potrebbe cio? aiutare a capire chi era con lui e chi, come lui, trasmigra da Napoli a caccia di ?fortuna? nel casertano.

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