Polizia Postale: “Attenzione alle false richieste e citazioni in Tribunale”

Circola in Internet la seguente e-mail: “N.0301/92-2022 di prot.
COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
-Il Comandante Generale.
Alla vostra attenzione il Sig.
Su richiesta della Comandante Generale Teo LUZI Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Dal 2006 operano due organismi: il C.N.C.P.O – Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia On-Line – presso la Polizia Postale e delle Comunicazioni – e O.C.P.P.M.D.P.O – l’Osservatorio per il Contrasto alla Pedofilia e alla Pornografia Minorile presso il Dipartimento per le Pari Opportunità.
In applicazione di quanto disposto dall’articolo 414 bis cp (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) “Istigazione alla
pedofilia e alla pedopornografia – Salvo che il faito costituisca più grave reato, chiunque, con qualsiasi mezzo e con qualsiasi forma di espressione, pubblicamente istiga a commettere, in danno di minorenni, uno o più delitti previsti dagli articoli 600 bis, 600 ter e 600 quater, anche se relativi al materiale pornografico di cui all’articolo 600 quater 1,
600 quinquies, 609 bis, 609 quater e 609 quinquies è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni e una multa di 75.000 euro (settantacinquemila euro ).
Alla stessa pena soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti previsti dal primo comma. Non possono essere invocate, a propria scusa, ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume.
La legge nr.38 del 6 febbraio 2006 affida al “Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia sulla rete Internet” la lotta a questo odioso crimine.
È istituito presso il Servizio Polizia poste e delle Comunicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e si occupa di prevenzione e repressione di questi reati.
Avviamo procedimenti legali contro di te poco dopo un sequestro informatico di Cyberinfiltration per:
• Pedopornografia. Pedofilia, Esibizionismo, Cyberpornografia, Traffico sessuale.
Per tua informazione, la legge aumenta le sanzioni quando proposte, aggressioni sessuali o stupri potrebbero essere stari commessi utilizzando Internet.
Hai commesso il reato dopo essere stato preso di mira su Internet (sito pubblicitario), la visualizzazione di video
pedopornografici, foto/video nudi di minori sono stati registrati dal nostro cyber-poliziotto e costituiscono la prova dei tuoi reati.
Questa convocazione è obbligatoria. L’Ufficiale di Polizia Giudiziaria da parte dei Carabinieri può costringere a comparire le persane che non hanno risposto a una citazione a comparire, o che si può temere che non rispondano a tale citazione, con la forza della legge, previa autorizzazione del Pubblico Ministero.
Nell’interesse della riservatezza, le inviamo questa e-mail, le chiediamo di farsi sentire via e-mail scrivendo le sue giustificazioni in modo che possano essere esaminate e verificate per valutare le sanzioni e una copia della carta d’identità e/o del passaporto e una bolletta dell’elettricità datata entro 3 mesi; questo entro un termine rigoroso di 24 ore. Dopo questo periodo, saremo obbligati a trasmettere il nostro rapporto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di prima istanza e specialista in criminalità informatica per stabilire un mandato di arresto contro di voi, vi invieremo in questo caso una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno (arresto immediato) dalla stazione dei Carabinieri più vicina al vostro luogo di residenza e sarete archiviati nel registro nazionale degli autori di reati sessuali. In questo
caso, il suo dossier sarà anche trasmesso alle associazioni che lottano contra la pedofilia e ai media per la pubblicazione come persona sul CN.C.P.O e O.C.P.P.M.D.P.O.
Gen. C.A. Teo Luzi
(Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri)”.
Ebbene, cestinate questa e-mail.
È l’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” con un post riguarda le “false citazioni in tribunale”. La Polizia Postale e delle Comunicazioni fa sapere che quotidianamente ricevono numerose segnalazioni di false e-mail, apparentemente provenienti da Uffici di Polizia, contenenti una presunta citazione in tribunale. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ricorda che nessuna forza di Polizia, o altra Autorità dello Stato, contatta direttamente i cittadini, tramite e-mail o messaggi, per richiedere pagamenti in denaro con la minaccia di procedimenti penali a suo carico.

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