Iscritti al Servizio Residenziale “Villaggio dei Ragazzi”: raggiunti gli obiettivi di crescita fissati

Alla Fondazione Villaggio dei Ragazzi “Don Salvatore d’Angelo”, è stato attivato il Servizio Residenziale, che è parte integrante delle Scuole Superiori del Villaggio (Istituto Tecnico, Istituto Tecnico Trasporti e Logistica, Liceo Linguistico, Istituto Professionale Alberghiero). “Accogliamo oggi i ragazzi con l’entusiasmo e l’energia di sempre e mettiamo a loro disposizione una serie di servizi e progetti a misura dei bisogni. L’obiettivo è crescere, migliorare e correre verso il futuro. Un ringraziamento speciale va alla Regione Campania, che contribuisce in maniera sostanziale alla realizzazione di tutte le attività della Fondazione, e a tutto il team “Villaggio”, che ha coordinato in maniera impeccabile le attività di orientamento, confermando il principio secondo cui la qualità di un Ente si misura anche dal lavoro delle persone”. Questa la dichiarazione del Dott. Felicio De Luca, Commissario straordinario dell’Istituzione socioassistenziale educativa e formativa calatina. Il Servizio assicura agli alunni comunitari ed extra comunitari, tra i 14 e i 18 anni, un percorso didattico ed educativo ininterrotto grazie all’azione sinergica tra Docenti ed educatori. Al termine delle lezioni, infatti, i “residenziali” sono affidati alla guida degli educatori che, in stretta collaborazione con i Docenti, monitorano e sostengono i ragazzi nello studio, intervenendo e gestendo, anche con le famiglie, eventuali problematiche. Il Servizio, aperto 24 ore al giorno e tutti i giorni dell’anno scolastico (sabato incluso), offre agli allievi la possibilità di risiedere in un ambiente sano, confortevole ed accogliente, ubicato in una prestigiosa palazzina di origine borbonica provvista di comodi alloggi, di stanze/studio, di sale con TV/DVD e rete Wi-Fi, nonché di un’eccellente mensa. “Con la gratuità del servizio – ha aggiunto De Luca – miriamo all’obiettivo di contrastare il crescente fenomeno della dispersione scolastica, dell’esclusione sociale e della povertà educativa in un territorio ad alto rischio, offrendo a tutti, anche ai ragazzi disagiati, le stesse opportunità di formazione e di inserimento lavorativo”.

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