La Presidente nazionale dell’ANDIS Paola Bortoletto: “I Dirigenti Scolastici dovrebbero occuparsi degli aspetti formativi e non di molestie burocratiche”

La Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – ANDIS – Paola Bortoletto, in un’intervista rilasciata alla rivista Orizzonte Scuola il 12 agosto 2022, ha compiuto una disamina attenta e lucida sui nodi critici che attanagliano da tempo il sistema scolastico italiano ed ha anche avanzato suggerimenti e proposte per il suo rinnovamento, quanto mai opportuno e indifferibile.
Paola Bortoletto, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale di Spresiano (TV), vanta ben 15 anni di esperienza dirigenziale, dal 2007, ed ha al suo attivo anche una ventennale attività di insegnante psicopedagogista.
Paola Bortoletto nell’XI Congresso nazionale dell’ANDIS celebratosi nei giorni 12, 13 e 14 maggio 2022 è stata eletta, per acclamazione e all’unanimità, alla presidenza nazionale per il triennio 2022-2025 e in tale circostanza, tra l’altro, dichiarò, che “È necessario creare un osservatorio permanente sulle povertà educative e l’inclusione, che diventi luogo di confronto e di scambio di buone pratiche, alla luce di una crisi economico-sociale che si preannuncia dura proprio in quelle realtà che avrebbero più bisogno di combattere abbandono e dispersione scolastica”. Attualmente usufruisce dell’istituto del comando presso l’ANDIS di cui è stata dal 2013 al 2018 Presidente della sezione provinciale di Treviso, dal 2014 Vicepresidente della sezione regionale del Veneto, dal 2015 membro del Direttivo nazionale e dal 2018 Vicepresidente nazionale. Ha collaborato alla stesura dei documenti ANDIS illustrati e depositati presso le Commissioni di Camera e Senato e degli Uffici del Ministero dell’Istruzione facendosi carico della loro diffusione presso le autorità competenti e gli organi di stampa e in modo particolare quelli sulla violenza di genere, sulla violenza fra minori e sui minori, sull’introduzione dello psicologo a scuola, sulla povertà educativa e sulla dispersione scolastica.
L’intervista che la Presidente Bortoletto ha rilasciato ad Orizzonte Scuola si è caratterizzata significativamente per la sua attualità nell’affermare che “All’orizzonte si addensano alcune nuvole grigie e sono sempre le stesse da molti anni: l’edilizia scolastica, gli organici, le graduatorie e un precariato per nulla estinto, nonostante le promesse di massicce immissioni in ruolo, le insostenibili reggenze che impediscono ai Dirigenti Scolastici di diventare leader per l’apprendimento, alle prese con realtà sempre più complesse e sommersi da molestie burocratiche raddoppiate, i tempi della politica che non corrispondono al quotidiano <fare> della scuola e dei suoi protagonisti, le tante risorse che arrivano e arriveranno dal PNRR con segreterie perennemente in sofferenza e organici ATA sottodimensionati e bisognosi di formazione”.
Non ha risparmiato critiche al mancato sostegno all’Autonomia scolastica “Autonomia e Dirigenza sono le due idee-forza su cui l’ANDIS ha fatto leva fin dalle sue origini. Quando parliamo di autonomia scolastica dobbiamo avere sempre presente il suo fine principale, ovvero far sì che nelle istituzioni scolastiche si determinino le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione per rendere l’attività educativa più adeguata ai bisogni formativi degli studenti, attraverso una progettazione diversificata a seconda dei diversi contesti. Le scuole hanno sicuramente tratto un beneficio in termine di programmazione di un’offerta formativa più rispondente ai reali bisogni degli studenti. Ma, a distanza di oltre un ventennio, assistiamo ad una carenza di continuità e coerenza tra il dettato legislativo e i provvedimenti applicativi, il tutto a discapito dell’autonomia stessa”.
Per quanto attiene al ruolo e alla funzione dei Dirigenti Scolastici la Presidente Bortoletto non ha esitato a dichiarare che “Anziché concentrarsi sulle funzioni di indirizzo, coordinamento e verifica, abbandonando una volta per tutte le partiche gestionali, le varie burocrazie ministeriali e periferiche non fanno altro che mettere continuamente in atto una serie di molestie burocratiche che finiscono per scaricare una tale mole di compiti e incombenze che in definitiva tolgono alle istituzioni scolastiche la possibilità di agire autonomamente e soprattutto impediscono di potersi concentrare sugli aspetti più propriamente formativi della loro progettazione e della loro azione” ed ha aggiunto che “Per agire in maniera veramente autonoma, le autonomie scolastiche dovrebbero poter esprimere un apprezzabile peso politico sulle materie più rilevanti di politica scolastica, quali gli organici, l’entità e distribuzione delle risorse, il reclutamento del personale, lo stato giuridico e la carriera del personale, sui quali invece il potere decisionale e gestionale sta nelle mani della classe politica e della burocrazia scolastica, con prevalenza di quest’ultima”.
La corposa e pregnante intervista della Presidente Bortoletto si è conclusa con la focalizzazione di altri importanti aspetti del sistema scolastico “Altri elementi cruciali per un corretto e adeguato funzionamento sono la revisione degli organi collegiali, fermi ancora ai Decreti Delegati del 1974 e ad un contesto organizzativo-gestionale antecedente alla istituzione della funzione dirigenziale, come anche la definizione di posizioni intermedie stabili e riconosciute, quali le figure di staff o del middle management, fortemente sostenute dalla nostra associazione. Occorre rilanciare l’autonomia spingendo sulla cultura professionale della leadership. Se non si interverrà in questi ambiti, non solo non avremo mai una piena attuazione dell’autonomia, ma sarà verosimilmente compromesso ogni possibile processo di rinnovamento della nostra scuola, progetti e risorse del PNRR compresi”.

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