Diventiamo esperti chimici delle parole: come parlare di guerra ai bambini

Purtroppo, dopo una brutta pandemia da Covid-19 si sente parlare della guerra in Ucraina. Notizie e immagini crude sul conflitto Russia-Ucraina giungono da tutti i media innescando turbamenti emotivi in noi adulti e soprattutto nei nostri bambini. Molto facilmente può accadere che i bambini si ritrovino a vedere o sentire notizie mentre i genitori le ultime seguono news al telegiornale. La domanda che spesso mi pongo, cosa possono scaturire le immagini di guerra nei bambini, e come poter spiegare loro cosa sta accadendo non troppo lontano dal nostro Paese? Sicuramente, i bambini sentono e percepiscono ciò che sta accadendo non troppo lontano da noi, vivono gli stati d’animo dei genitori che seguono attentamente, tutto ciò innesca sentimenti di ansia e paura. Con tanta difficoltà, i genitori, hanno il dovere di affrontare con i figli questi argomenti alquanto toccanti perché possano comprendere appieno ciò che sta accadendo in Ucraina. Ritengo essenziale utilizzare un linguaggio adeguato alle diverse fasi evolutive, sforzarsi a diventare esperti chimici delle parole onde evitare traumi e intense paure psicologiche in “individui” che, per la tenera età, ancora faticano a metabolizzare ciò che tristemente si vive, in base all’età del bambino/adolescente impariamo ad utilizzare un linguaggio più funzionale per poter spiegare loro quelle immagini agghiaccianti, storie e le conversazioni a cui sono costantemente esposti in questi giorni. I bambini piccoli (2-6 anni) hanno un’esperienza di vita abbastanza scarna, per comprendere gli argomenti così complessi e difficili coinvolti nella parola guerra, non hanno una solida conoscenza di concetti astratti o di causa ed effetto.

Suggerimenti utili: usa un filtro per le notizie e limita il più possibile l’esposizione dei bambini piccoli a news inappropriate per l’età, ad esempio spegnendo o disattivando l’audio della TV oppure scegliendo contenuti più specifici; sii rassicurante con le parole e gesti: è importante farli sentire al sicuro, essere presenti; non minimizzare mai i sentimenti dei bambini, piuttosto accoglili, dici ai più piccoli “Va bene sentirsi spaventati, tristi o confusi, è del tutto naturale e li proviamo tutti” ha un effetto riequilibrante; cerca di capire che consapevolezza hanno rispetto al tema, potrebbero non capire molto bene il problema, per cui il consiglio è chiedere loro cosa pensano sia successo prima di fornire qualsiasi immagine; prova a suddividere i problemi in sistemi meno complessi e fornisci loro termini semplici per far comprendere la violenza e la guerra; “Qualcuno ha usato un oggetto chiamato pistola per ferire le persone”, o ancora “Alcuni gruppi di persone continuano a non essere trattati allo stesso modo o in modo equo”. I bambini dai 7 ai 12 anni sono capaci di leggere e scrivere, e spesso sono esposti a contenuti inappropriati per la loro fase evolutiva, possono comprendere e cimentarsi in prospettive diverse; ecco alcuni consigli: aspetta il momento ideale per parlare di un determinato argomento, non sentirti in dovere di affrontare argomenti difficili finché non siano loro a chiedere; rispondi alle domande in modo semplice e diretto, ma cerca di non esagerare per non spaventarli; i bambini hanno necessariamente bisogno di comprendere le circostanze che ruotano attorno a un problema per dargli un senso definito: “Alcune persone credono erroneamente di essere migliori di altre, a volte commettono crimini che ritengono giustificati; chiedi loro come si sentono e cosa stanno provando in questo momento; prova a fare domande a risposta aperta per favorire i bambini a pensare più a intensamente su argomenti seri: “Cosa hai sentito?”, “Cosa ti ha fatto pensare?” e “Perché lo pensi?”; con gli adolescenti, è consigliabile incoraggiarli a trovare fonti che possano far crescere il loro bagaglio di conoscenze, ponendo domande che li spingano a riflettere sulle loro argomentazioni.
Credo fermamente, oggi ancora di più, che il bambino è il più grande protagonista di questo tempo difficile. Inesperto di argomenti come pandemia da Covid-19 e guerra Russia-Ucraina, pronto ad apprendere e superare ogni ostacolo difficile si presenti. Ricorda sempre e comunque, tu genitore, sei il suo trampolino di lancio.

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