I bambini, il futuro dell’umanità
Il 20 novembre è stato un giorno speciale per le nostre generazioni.
Nel 1989 si ebbe la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia.
L’ O.N.U. vuole porre le basi affinché il minore indipendentemente dalla sua stirpe, tratti somatici, cultura, possa vivere l’età evolutiva in maniera armoniosa e tranquilla.
Art. 2 “Il fanciullo deve beneficiare di una protezione speciale, deve essere messo in grado di sviluppare la propria identità e personalità”.
Purtroppo non ha potere di firma devono essere gli altri a decidere per lui.
Nel corso della storia si sono susseguiti vari pensieri su questa fascia di età che va dal primo anno di vita al 15° anno .
Secondo Piaget il bambino dalla sua crescita mentale, è un fascio di riflessi da neonato per poi divenire scienziato per Erikson, individuo alla continua ricerca dell’identità mentre per Freud un essere polimorfo.
Il ruolo dei genitori è molto importante per il bambino. Un’educazione democratica è la migliore da adottare poiché se troppo protettivi i bambini con altre persone sono privi di iniziativa, se i genitori sono severi il bambino da adulto sarà un disadattato sul piano sociale, una persona irruenta di cui non ci si può fidare.
Il gioco ha un ruolo importante in età evolutiva poiché il bambino rivela sé stesso, è il regno della libertà e dell’autonomia.
Dando uno sguardo d’insieme al mondo che ci circonda e ciò che ci comunicano i mezzi di comunicazione di massa, notiamo bambini e adolescenti sfruttati per la pornografia, bambine che devono sposare uomini molto più grandi di loro. Ciò è inaudito!!!
Sfruttamento dei minori in ambiente lavorativo poiché manodopera più economica.
Perché trattarli male se rappresentano il futuro dell’umanità?