Caserta – Congresso provinciale dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici per il IX Congresso Nazionale
La Presidente della sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici – ANDIS – di Caserta, Alfonsina Corvino, Dirigente scolastica dell’istituto Superiore di Istruzione Secondaria “Righi Nervi Solimena” di Santa Maria Capua Vetere, articolato in Istituto Professionale “Righi”, Istituto Tecnico per Geometri “Nervi” e in Liceo Artistico “Solimena”, ha convocato il congresso provinciale per domani, sabato 20 novembre 2021, ore 10.30. I lavori congressuali si svolgeranno nell’Aula Magna dell’istituto Tecnico Industriale – Liceo Scientifico “Francesco Giordani” di Caserta, Via Capitano Luigi Laviano, 18, per adempiere ad importanti adempimenti statutari e si avvarranno della partecipazione del Presidente Nazionale Paolino Marotta e del Segretario Nazionale Gregorio Iannaccone.
I lavori saranno aperti dalla relazione della Presidente uscente Alfonsina Corvino e alla quale faranno seguito la discussione e l’espressione del parere sulle tesi presentate per la celebrazione del IX Congresso Nazionale, l’elezione dei delegati al congresso regionale, l’elezione del presidente provinciale per il triennio 2022-2024 e l’elezione dei componenti del direttivo provinciale.
La Presidente Corvino secondo le norme statutarie non è più eleggibile in quanto ha già svolto il mandato di presidente, peraltro con impegno, dedizione e disponibilità, per due tornate congressuali e per tale incarico, per il triennio 2022 – 2024, ha offerto la propria disponibilità la Dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Industriale – Liceo Scientifico “Giordani” di Caserta, Antonella Serpico, vicepresidente uscente e membro del Direttivo regionale con delega alla formazione e all’aggiornamento.
Il Direttivo Nazionale tenutosi a Napoli il 16 settembre u.s. ha approvato il “Documento” guida per il IX Congresso Nazionale ANDIS con il quale ha auspicato che “Il congresso possa diventare occasione di dibattito ampio e di confronto autentico sul futuro della dirigenza scolastica e della scuola italiana” e ha analizzato, altresì, il sistema educativo italiano, le sue criticità e le possibili linee guida di riforma e ha vergato “Già prima della crisi pandemica le indagini nazionali e internazionali sui sistemi educativi segnalavano un quadro dei risultati di apprendimento della scuola italiana vistosamente disomogeneo, con interi territori caratterizzati da sensibili ritardi rispetto agli obiettivi educativi indicati dall’UE: alti tassi di dispersione scolastica, bassi livelli di abilità e competenze soprattutto in campo matematico-tecnico-scientifico, mancato raggiungimento dei livelli di apprendimento previsti dalle Indicazioni Nazionali e dalle Linee guida”.
Il predetto “Documento” ha evidenziato gli interventi che vanno realizzati con priorità: Piano straordinario di edilizia scolastica; Piano nazionale contro la dispersione scolastica e le povertà educative; Implementazione del sistema integrato 0 – 6 anni; Piano di digitalizzazione e multimedialità; Piano di rilancio dell’Istruzione Professionale; Azione di sostegno ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento; Rilancio del Sistema Nazionale di Valutazione; Investire sulla valutazione formativa; Ripensare il sistema di formazione iniziale e in servizio; Rivedere le procedure di reclutamento del personale.
Nel “Documento” l’Autonomia scolastica ha trovato la dovuta attenzione ed è stato evidenziato che “Nella fase di attuazione della Legge 107/2015 sono cresciuti in modo esponenziale il disagio e il malcontento dei dirigenti scolastici, oppressi da ulteriori carichi burocratici e amministrativi che assorbono pervasivamente la dimensione professionale, oscurandone i tratti più significativi di carattere educativo e formativo. Il fenomeno si è ulteriormente aggravato con le incombenze che la pandemia ha riversato sull’organizzazione e sulla gestione della scuola, che hanno richiesto decisioni e adempimenti anche di natura sanitaria”. Anche le problematiche afferenti l’annosa e mai risolta questione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, della riforma della governance e del Testo Unico sono state esaminate in modo propositivo con proposte mirate e suggerimenti pertinenti.
Il “Documento” nella trattazione della dirigenza scolastica si è soffermato, opportunamente e saggiamente, sul profilo dirigenziale, sulla responsabilità del dirigente scolastico in materia di sicurezza, sul reclutamento dei dirigenti scolastici, sul ruolo del dirigente scolastico nella gestione e nella valutazione del personale, sulla valutazione del dirigente scolastico, sulla formazione in servizio dei dirigenti scolastici, sull’inquadramento giuridico ed economico del dirigente scolastico e sulla creazione di un middle management.
Nel “Documento” non poteva mancare e non è mancata la riflessione sul ruolo e sulla funzione dell’ANDIS e sul protagonismo della medesima al tempo del Covid-19, sullo sviluppo associativo, sull’attività di formazione dell’Associazione e sulla comunicazione associativa.