Sulle sponde del fiume Lete la saga di una famiglia italiana tra ‘800 e ‘900

La Saga dei Pental è la storia di una famiglia italiana tra ‘800 e ‘900 raccolta in due volumi editi da Lampo: “Occhi a Candela” e “Il suono del ferro”. L’autrice è Roberta Muzio, scrittrice e giornalista, firma per Il Mattino, con la passione per la ricerca storica. Ci sono voluti, infatti, anni di ricerche negli archivi, tra i diari di bordo dei piroscafi che trasportavano gli italiani Oltreoceano, tra le memorie orali trascritte, le raccolte di documenti, foto e testimonianze. Tutto questo per raccontare uno spaccato della società italiana a cavallo tra i due secoli. Le vicende che si diramano tra le pagine fitte di nomi, foto d’epoca, luoghi dell’Italia centrale, legami, parentele, storie d’amore, di partenze a bordo dei bastimenti e di ritorni, sono tutte vere: un’epopea familiare in cui le protagoniste sono le donne forti, le donne Pental, che rappresentano un filo rosso presente dall’inizio alla fine dei due volumi. Ventisei capitoli in tutto, centinaia di personaggi e una miriade di rivoli in cui si dipana la trama tra guerre ed emigrazione, riscatto e orgoglio, lavoro e sacrificio ma anche storie divertenti: affreschi di vita, legami forti, di sangue e d’amicizia, sentimenti umani nobili e coraggiosi che lottano contro le convenzioni e i pregiudizi.
I due libri, editi nel 2019 e nel 2020, saranno presentati a Prata Sannita (CE), sabato 18 settembre, alle 17, lungo le sponde del fiume ai piedi del castello e del borgo medioevale, in Slargo Porta Lete. L’evento è organizzato dal Gruppo archeologico Prata Sannita, in occasione dei 40 anni della sua fondazione, in collaborazione con il Piccolo museo Occhi a candela di Frosolone (IS). A dialogare con l’autrice sarà, infatti, la fondatrice del Gaps, nonché direttore scientifico, Lucia Maria Daga. Dopo i saluti del presidente del Gaps, Santillo Martinelli, la moderazione sarà affidata a Giovanna De Luca, le letture ad Antonella Muzio accompagnate dalle musiche del maestro Michelangelo Vallillo alla fisarmonica.
L’evento ha ricevuto il patrocinio morale dei Gruppi archeologici d’Italia, del Parco regionale del Matese, della Comunità montana Matese, del Comune di Prata Sannita, della Parrocchia San Pancrazio e dell’Ordine degli Architetti di Caserta.

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