L’anno senza precedenti e la speranza del nuovo anno

L’anno appena concluso rimarrà un segno indelebile della nostra storia e i posteri delle future generazioni ne troveranno traccia sui libri di storia.
Un anno difficile sotto ogni punto di vista, un malessere da dover fronteggiare, combattere e vincere.
La sofferenza peggiore che si è dovuta subire è non solo il danno della perdita dei nostri cari ma, soprattutto, la beffa di non poter dare loro una degna sepoltura. Questa, l’impossibile accettazione che regna sovrana in ogni essere umano. Questo, il crudele destino e l’ingiustizia che siamo stati costretti a subire, rendendoci – forse per la prima volta – tutti uguali, senza alcuna distinzione.
Il 2020 rimarrà l’anno che vorremmo dimenticare ma che non potremmo dimenticare; ogni sua traccia rimarrà nei secoli dei secoli sulle pagine dei libri perché, sia pur negativa, sarà comunque una pagina della nostra Storia.
Siamo reduci dal Natale, un Natale diverso fatto di restrizioni e limitazioni della nostra amata libertà. Eravamo abituati a fare grandi aperitivi prenatalizi; brindisi di fine anno e veglioni megagalattici all’insegna del puro divertimento. Quest’anno rimarrà nella storia anche per questo e, forse, per la prima volta nella storia delle nuove generazioni – partendo da quelle degli anni Ottanta – è stato il primo anno che non abbiamo vissuto questi festeggiamenti, brindisi e veglioni.
Epperò, in tutto questo buio chiamato “2020”, si è assistito ad un “ritorno alle origini”. Ritorno alle origini vuol dire “ritorno ai sentimenti e agli affetti”. Abbiamo rivissuto quel sapore autentico del nostro passato e cioè dello stare in famiglia. Questo “ritorno agli affetti” ha portato allegria ai nostri nonni – per chi ha la fortuna di vivere con loro o comunque nelle immediate vicinanze – che non trascorrevano un Natale così autentico da troppo tempo e vederli sorridere è stata la consolazione più bella, l’unico spiraglio gioioso del 2020.
L’anno 2021 è l’anno della partenza, della rinascita e della speranza.
È da quell’unico spiraglio di gioia che il 2020 ci ha regalato che dobbiamo ripartire, facendo di quel “ritorno agli affetti” le fondamenta solide del nuovo anno; un anno all’insegna della speranza, della forza e del coraggio, affrontando così le nuove e sconosciute sfide che il 2021 ci riserverà.

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