Recensione al libro “Le otto montagne” di Paolo Cognetti

Ho affrontato la lettura del libro “Le otto montagne” di Paolo Cognetti, edito dalla casa editrice Einaudi, pensando che si trattasse del racconto delle scalate delle otto montagne che superano gli ottomila metri d’altezza nel mondo. Invece il titolo deriva da una leggenda tramandata di generazione in generazione tra la popolazione che vive alle pendici dell’Himalaya, nel Nepal. Il romanzo si apre con la descrizione dell’amore per la montagna del padre del protagonista, un adolescente che impara ad amare la montagna seguendo il padre inerpicandosi sui sentieri delle montagne di casa nostra: le Alpi. Non mi addentro nel descrivere la storia di Pietro, il protagonista del libro, della sua famiglia, e dell’amicizia con Bruno, l’altro protagonista. Il primo abita in una città del nord Italia, il secondo sulle montagne della Valle d’Aosta. Ecco, io mi concentrerò sul sentimento dell’amicizia che lega i due ragazzi fino all’epilogo finale della narrazione. Leggendo il libro ho tratto questa considerazione: a volte in un libro ritroviamo la coscienza di noi stessi. Però, non sempre avviene, a me è successo leggendo questo romanzo. Secondo me, non bisognerebbe neanche scrivere una recensione, ma dire semplicemente: leggete il libro, mi piacerebbe che altri, o almeno un’altra persona nel mondo avesse provato le stesse sensazioni che ho provato io nel leggerlo. Se mai succedesse, penso che sarebbe come ritrovare un fratello gemello disperso e ritrovato! Che grande ricchezza e che tesori nascosti si trovano nel leggere un libro con una storia avvincente, coinvolgente e ben scritto! Questo romanzo è un inno a quel sentimento per cui abbiamo coniato il detto: ”Chi trova un amico trova un tesoro!” Non mi vergogno a dire che in diversi punti della narrazione mi sono commosso così tanto da arrivare fino alle lacrime! Elevo il mio elogio più sincero e ammirato all’autore che è riuscito a suscitare in me queste forti emozioni. La lettura è piacevole, scorrevole e molto fluida, senza scadere mai in banalità prevedibili, anzi, in alcuni tratti scava nel profondo dei sentimenti umani più intimi. Consiglio vivamente la lettura del romanzo a tutti quelli che credono che il sentimento dell’amicizia nobiliti il quotidiano vivere degli esseri umani. Il libro è indicato per qualsiasi età e per ogni tipo di lettore.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post