«Mai visto nulla di simile»: Antartide senza neve, sintomo della catastrofe che nessuno vuole vedere

Siamo tutti, giustamente, presi dal timore di questo nuovo virus influenzale, il COVID-2019, che dopo la Cina sta letteralmente paralizzando il nostro Paese. C’è un però, grande quanto il nostro Pianeta Blu, che dovrebbe allarmarci mille volte più del Corona Virus. L’Antartide, nelle ultime settimane, ha raggiunto la temperatura record di 20°C, la più alta nella storia delle rilevazioni scientifiche, ed alcune zone sono rimaste senza neve. Uno sconvolgente video diffuso da El Pais, mostra la stazione di monitoraggio di Seymour Island dove per la prima volta è stata rilevata una temperatura di ben 20.75°C, quasi un grado in più rispetto all’eccezionale precedente record di 19.8° C, detenuto dall’Isola di Signy nel gennaio del 1982. La terra “emersa”, che questa volta ha poco a che vedere con il poetico significato dato dai naviganti, ha addirittura assunto un aspetto familiarissimo, quello di una semplice terra brulla, senza vita, sostanzialmente desertica.
Secondo la comunità scientifica, nonché gli scienziati presenti nelle stazioni di rilevamento in loco, l’Antartico si sta riscaldando sempre più velocemente ed ha oramai toccato la stratosferica differenza di circa 3° in più rispetto all’epoca preindustriale, quindi bruciando record su record ad una velocità talmente preoccupante da far affermare, con un’unica voce, che «non s’era mai visto nulla di simile».
A questa velocità di scioglimento dei ghiacciai, che significa non recuperarne più la massa durante la stagione fredda, nei prossimi anni il livello dei mari aumenterà quasi certamente di 50-60 metri provocando una catastrofe di proporzioni mondiali già solo per l’avanzamento dei fronti di costa e la sommersione completa di isole e città costiere in tutti i continenti.
Ma non finisce qui il grido di dolore che la Terra, l’unico pianeta su cui possiamo vivere, sta da tempo lanciando nell’assordante caos umano. Dopo i devastanti incendi in Australia, le sostanze riversate nel circostante oceano hanno fatto proliferare delle particolari alghe che, di notte, affascinano i fotografi apparendo come un cielo stellato riverso in acqua, ma che a ben vedere segnalano ancor più quanto sia preoccupante la situazione. Quelle bellissime stelle “finte” nell’acqua, altro non sono che organismi che soffocano le altre specie marine, riproducendosi proprio come il tanto attenzionato Corona Virus, con la differenza che in questo caso nessuno, e sottolineo nessuno, sta realmente facendo qualcosa.
Il Global Warming sta mangiando terre coltivabili, sta abbassando drasticamente le riserve d’acqua dolce, sta per innalzare il livello dei mari, sta ogni anno mietendo vittime per le anomale e durature ondate di calore, come pure per le eccezionali tempeste invernali, ma nessun governo vuole prendere provvedimenti.
Siamo proprio certi che il problema sia solo un’influenza? Se continua così il problema non sarà più limitato alla mascherina introvabile o all’Amuchina esaurita nelle farmacie. Cosa faremo quando ad essere esaurita sarà l’acqua? E cosa faremo quando il cibo sarà “cosa da ricchi”?
Il virus fa paura, a me come a voi, ma sono ancor più preoccupato per ciò che potrebbe scoppiarci sulla testa improvvisamente e in modo irrecuperabile… Per il momento seguiamo le indicazioni delle Autorità per vincere la battaglia contro COVID2019, ma vi esorto a unirvi alla madre di tutte le battaglie: quella per la sopravvivenza del pianeta!

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