Truffa alle assicurazioni: arrestati tre ex poliziotti. Tra loro l’ex questore di Firenze e Roma

Avrebbero danneggiato le proprie palestre per poi denunciare di aver subito un atto vandalico con l’obiettivo di incassare il risarcimento delle assicurazioni al fine di rinnovare i locali. Per questo, ci informa l’ANSA, tre ex poliziotti già in pensione, tra cui l’ex questore di Firenze F.M. e gli ex poliziotti F.R. e V.B., sono finiti agli arresti domiciliari a Roma con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, frode assicurativa e simulazione di reato.
A scoprire l’attività illecita gli agenti del commissariato Aurelio Su disposizione del gip Flavia Costantini, sono finiti agli arresti domiciliari l’ex questore di Firenze e ora in pensione dall’aprile del 2016, e gli ex poliziotti F.R. e V.B.. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2016 e il 2018 e avrebbero riguardato palestre a Roma nella zona di via Boccea e in via Prenestina.
Scrive La Stampa: “Le indagini dei poliziotti del commissariato Aurelio, coordinate dall’aggiunto Lucia Lotti, hanno messo in luce una vera e propria associazione a delinquere formata dai tre ex poliziotti, il Questore e i suoi complici: F.R. e V.B.. L’inchiesta ha svelato che l’imbrattamento con vernice nera dei pavimenti e dei soffitti delle palestre e con schiuma di estintore, lo scollamento del parquet e il taglio sugli schienali degli attrezzi ginnici non avevano nulla a che vedere con l’iniziale ipotesi di una ritorsione/vendetta compiuta da ignoti.
I tre ex poliziotti, titolari di quote della società che gestiva la palestre e che forniva i macchinari, a fronte di un primo danneggiamento, “avevano effettuato un immediato investimento di oltre 310 mila euro per l’acquisto di nuovi attrezzi, in sostituzione di quelli ritenuti inservibili, nonostante la palestra fosse priva di sistema di allarme, di telecamere di sicurezza e munita soltanto di una porta a serratura”. I danneggiamenti delle due palestre, poi, a distanza di un paio di anni, erano avvenuti con le stesse identiche modalità. Tra gli indagati anche amici e parenti dei poliziotti arrestati.”

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