Quanti rifiuti di imballaggio in plastica si riciclano in Europa?

L’Eurostat, l’ufficio delle statistiche in seno all’Unione europea, ha pubblicato i dati relativi alla percentuale di riciclo degli imballaggi in plastica.
Come noto, l’Unione europea ha approvato in via provvisoria la direttiva per il bando della plastica nei paesi membri, da ratificare entro il 2021. Entro tale data, i paesi membri dovranno adeguarsi in termini di produzione e consumo di plastica monouso, a vari livelli. Ciò anche per il fatto che l’enorme quantitativo di plastica presente non è più solo un problema ambientale, ma anche per la salute umana. Secondo alcuni studi, è possibile infatti ritrovare micro e nano particelle di plastica nell’organismo umano. Tali particelle potrebbero alterare il funzionamento dei processi di replicazione del DNA, portando allo sviluppo di differenti patologie.
Eurostat, ufficio delle statistiche dell’Unione europea, ha reso noti i dati relativi ai paesi più o meno “ricicloni”. Ebbene, per l’anno 2016, in media, il 42% della plastica derivante da imballaggi è stata riciclata. Mentre, solo in otto Stati membri dell’Unione, più della metà dei rifiuti in plastica per imballaggi sono stati correttamente smaltiti e ricicliati. Questi paesi sono la Lituana, con il 74% di plastica riciclata, Cipro con il 64%, Solvenia con il 62%, Cecoslovacchia con il 59%, Bulgaria con il 53%, Svovacchia ed Olanda (52%), ed infine Svezia, con il 51% di plastica per imballaggi riciclata sul totale di rifiuti prodotti.
Tra le nazioni europee con il minor quantitativo di plastica riciclata, sul totale della plastica prodotta come rifiuto, rientrano Lussemburgo, con il 33% di plastica riciclata, Ungheria ed Irlanda, entrambe 31%, Malta con il 29%, la Francia con il 26%, e, fanalino di coda, Finlandia ed Estonia, entrambe con il 25% di plastica correttamente smaltita e riciclata.
E l’Italia? Il belpaese si colloca al 41% di plastica smaltita nel 2016, sul totale dei rifiuti in plastica per imballaggi prodotti, in linea con la media europea. Trend in continuo miglioramento considerato che nel 2011 era al 36,1%, nel 2012 al 37,5%, nel 2013 al 36,8%, nel 2014 al 38%, nel 2015 al 41,1%.

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