Francesco II° si riprende Macerata Campania in Terra di Lavoro

Il sogno di don Massimo Cuofano si materializza ogni giorno che passa, sempre più concreto, sempre più reale. Certo l’idea del nostro caro diacono, salito al cielo da poco, era di rendere Beato lo sfortunato principe, lanciando il progetto con la sua Fondazione Francesco II, creatura da lui voluta fortemente, assieme a Don Luciano Rotolo, quindi non potrà certo che godere di tutti questi riconoscimenti che ultimamente piovono scroscianti, in giro per il regno, il fatto che un poco dappertutto la figura dell’ultimo Re delle Due Sicilie si stia velocemente trasformando, da reietto, quale è stato spacciato dalla storiografia prezzolata di regime, a figura emblematica di una certa resistenza pacifica, fatta di dignità e sofferenza, di onorabilità e cavalleria, sta facendo in modo di rimettere nel giusto solco, una figura leale e nobilissima, qual era il nostro amato principe.
Attraverso il riconoscimento di questi figure emblematiche possiamo riprendere quel cammino identitario interrotto manu militare nel 1861, una sorta di “attacco di meningite” per i popoli delle Due Sicilie, che ha causato desolazione, emigrazione e sottomissione, che ancora grida vendetta, altro che “ Grido di dolore” bellamente inventato da Vittorio Emanuele II, già conosciuto come figlio del macellaio fiorentino tale Tanaca.
Il riconoscimento di cui si tratta oggi è quello del Comune di Macerata Campania nel casertano, che ha intitolato un Largo a Francesco II di Borbone delle Due Sicilie. Tutto nasce dall’impegno profuso in questi anni, da un Compatriota innamoratissimo del periodo borbonico delle Due Sicilie, il bravo Ettore Panico, figura storica del credo borbonico in quel di Macerata, a lui va il nostro encomio, per avere raggiunto uno scopo che si era prefissato da anni. Il Comune di Macerata Campania quindi accoglie la richiesta di Panico. “In effetti si è trattato di una lunga procedura giunta finalmente al termine grazie all’impegno di Ettore panico”- ha commentato il consigliere comunale di Macerata Antonietta Nacca. L’approvazione della Prefettura di Caserta è stato il primo passo di questa azione di riscoperta identitaria, ora si attende la data per l’apposizione della targa che riconosca definitivamente l’intera operazione.
Si riapre così anche a Macerata Campania con questo gesto, la forte volontà di riscrivere la storia che ci appartiene, un Grande Bravo a tutti.
Anche dopo la morte di Francesco II la Regina Maria Sofia sperava ancora nella restaurazione del Regno delle Due Sicilie, e frequentò anche socialisti ed esuli anarchici.
Più di una fonte la vuole infatti, più o meno fantasiosamente, ispiratrice degli attentatori Passannante e Bresci. Morì il 18 gennaio 1925 a Monaco. Le spoglie di Francesco II, di Maria Sofia e della loro figlia Maria Cristina, ultima famiglia reale napoletana, riunite dopo varie vicissitudini, riposano nella Basilica di Santa Chiara, a Napoli, dal 18 maggio 1984, dove sono state portate in forma solenne.
Francesco II morì nel 1894 in Trentino (allora austro-ungarico), durante uno dei suoi viaggi compiuti per sottoporsi a cure termali; venne sepolto nella Collegiata dell’Assunta di Arco.

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