Successo del convegno dei CDS e Neoborbonici

L’Associazione Sportiva Culturale “Gli Allori”, presieduta da Giuseppe Russo e che ha tra l’altro Angelo Antonio Pascariello tra i  suoi soci fondatori, ha presentato, in collaborazione con i Comitati Due Sicilie, il libro di Gennaro De Crescenzo dal titolo: Il Sud: Dalla Borbonia Felix al carcere di Fenestrelle. L’evento culturale si è tenuto giovedì scorso 19 giugno 2014 dalle ore 18.30 presso il Salone Real Convitto Borbonico S. Maria delle Grazie – Piazza Municipio di San Nicola La Strada. Presenti alla serata il sindaco Pasquale Delli Paoli, il consigliere comunale Lucia Annunziata, gli assessori  comunali Giuseppina Iannotta e Maurizio Santamaria, il consigliere regionale Lucia Esposito, l’assessore provinciale alla cultura Gabriella D’Ambrosio, l’ex assessore Domenico Palumbo. La banda dei CDS era capitanata dalla vecchia guardia che risponde al nome di Giuseppe Simonetta e Carmine Posillipo e poi Rino Cuomo, Nando Cimino, Amedeo Campagnuolo; e poi da Roma, assieme a Pino Smiraglia, l’immarcescibile Mariano Palumbo, e i tanti amici come Vincenzo Russo, Domenico Giuliano, Nicola Santucci, Raffaele Smiraglia, Giuseppe Nuzzo de “Il Giglio”, Vincenzo Mazzarella, Giuseppe Brandi, insomma il gotha di una certa cultura territoriale. Ospite illustre della serata il professore Gennaro De Crescenzo ed il suo libro  “Il Sud: Dalla Borbonia Felix al carcere di Fenestrelle”, che, per gli innamorati delle Due Sicilie, non è solo un testo, ma la risposta ai soliti detrattori negazionisti italioti. Una risposta che è la nuova forma di resistenza dei paladini duosiciliani. “Mai più” – ha affermato il Presidente Nazionale dei Comitati delle Due Sicilie, Fiore Marro – “lasceremo passare in silenzio accuse, falsità, aggressioni alla nostra Storia, disinformazioni pilotate per proseguire lo scredito di una dinastia che è stata per i napoletani e i siciliani, a mio sommesso avviso, la migliore in assoluto, i nostri amati Borbone Due Sicilie. A De Crescenzo, come ho riconosciuto nel mio intervento, devo tanto. Sono tante le sue chicche che ho fatto mie” – ha aggiunto Marro – “e che amo riproporre quando capita di andare in giro per le contrade del Sud a raccontare di Due Sicilie; anche questo è stato motivo per cui ho fortemente insistito con gli amici della mia associazione cittadina de “Gli Allori” per far si che venisse allestita la serata culturale di ieri. Nel libro presentato, tra l’altro, c’è traccia del movimento di cui mi onoro di essere presidente”. Una serata all’insegna dell’identitarismo puro, tra le mura del Convitto Borbonico.

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