Riflessione sul saggio: ”Sulla Lettura”, di Marcel Proust

Da appassionato lettore, quale mi reputo di essere, ho letto l’interessante saggio:”Sulla Lettura”, dell’illustre scrittore francese M. Proust, edito dalla casa editrice Mondadori, pubblicato nella collana “Grandi Classici, Oscar Mondadori”.  Proust è l’autore della famosissima:”À la recherche du temps perdu”, opera di rinomanza mondiale e capolavoro della letteratura francese. Questo breve testo, pur essendo datato nel tempo, mantiene intatta tutta la sua attualità. Lo scrittore intende ripercorrere il tempo della sua fanciullezza, quando la sua passione per la lettura lo assorbiva e lo occupava in modo assoluto ed esclusivo, a danno di qualsiasi altra attività adatta ad un ragazzo della sua età. In alcuni suggestivi brani, in cui l’autore ricorda quei bei tempi passati insieme all’ultimo libro di cui si era appassionato, scusate l’immodestia, io mi sono rivisto fanciullo e ragazzo sempre alla ricerca ed intento a leggere i libri della narrativa mondiale per ragazzi. Ne ho letto tanti, credo di poter affermare di avere letto i maggiori e più importanti romanzi di avventure che hanno affascinato milioni di giovani lettori della mia epoca in tutto il mondo. Leggendo il saggio, mi sono ancor più convinto della grande utilità della lettura per puro divertimento, senza nessun’altra ragione che quella di lasciarsi trasportare dalle parole scritte dall’autore, viaggiando con la mente e la fantasia nei campi Elisi dell’immaginazione. La muta relazione che si instaura attraverso il pensiero scritto e la figura assente/presente dello scrittore, come persona e come artista, è la cosa che più mi appaga quando leggo un libro. Durante la lettura mi immergo nel rapporto simbiotico tra me e l’autore. Non poche volte, devo confessare, mi ritrovo a riflettere su come io avrei risolto quel particolare punto della trama. Proust offre in questo saggio una miriade di  intelligenti e dotte riflessioni sull’importanza della lettura. Egli spazia dai classici scrittori e filosofi dell’antica Grecia fino a quelli più conosciuti e celebrati della sua epoca. E’ un saggio che non può che riempire di gioia tutti quelli che come me adorano immergersi nella letura. Leggere fa bene all’intelletto, al cuore ed all’anima. Per quanto mi riguarda non passa giorno senza che abbia letto almeno qualche pagina di un libro, sia esso un romanzo,una raccolta di poesie o un saggio. Non entro maggiormente nel merito del saggio in modo puntuale e preciso, la ragione è una sola: ho inteso presentare questo libro semplicemente per auspicare ed invogliare alla lettura, chi avesse l’opportunità di leggere questa mia considerazione. Mi augurerei di avere stimolato almeno un lettore a sfogliare le interessanti pagine di questo bellissimo saggio.

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