Nel giorno della festa del papà inaugurato in Afghanistan un monumento a Pierdavide De Cillis

Il 28 luglio 2010, il Caporal Maggiore Capo Pierdavide De Cillis a 33 anni morì in Afghanistan, unitamente al suo superiore, il 1° Maresciallo Mauro Gigli, durante un intervento su un ordigno esplosivo che salvò la vita ad altri. “Era un soldato prima di tutto orgoglioso del suo lavoro, che esprimeva sempre il massimo di se stesso ed in ciò che faceva riusciva ad ottenere il reale apprezzamento da parte di tutti”, disse la vedova Caterina poche ore dopo il decesso di suo marito Pierdavide. E, a dimostrazione che l’Esercito non dimentica mai i suoi figli, alla vigilia della Festa del Papà, alla presenza del fratello di Pierdavide De Cillis, il Maresciallo Michele De Cillis, presso “Camp Arena” ad Herat, sede del Regional Command West (RC-West), Comando NATO a guida italiana su base Brigata “Sassari”, che sarà presto sostituita dalla “Garibaldi”, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del monumento in ricordo del 1° Mar. Mauro GIGLI e del Caporal Maggiore Capo Pierdavide De Cillis. La cerimonia è stata voluta dal Comandante del 5° Reggimento Genio “Guastatori”, Colonnello Maurizio Mascarino, che ha espresso l’importanza di ricordare i caduti della pace proprio qui nella sede del Regional Command West, e si è svolta alla presenza del fratello di De Cillis, Mar. Michele De Cillis, anche lui geniere guastatore effettivo al 21° Reggimento Genio “Guastatori”, attualmente in affiancamento per il prossimo avvicendamento tra unità del genio. A benedire il monumento è stato il cappellano capo della Garibaldi, don Roberto Tortora, a cui è affidato l’obiettivo della cura spirituale dei militari. Il monumento è stato ideato e realizzato dai “Guastatori” appartenenti al 5° Reggimento della Brigata “Sassari”, per ricordare i commilitoni scomparsi nell’adempimento del proprio dovere. I due militari facevano parte del Team IEDD (Improvised Esplosive Device Disposal) di Herat incaricato della rimozione di un ordigno esplosivo improvvisato in un villaggio alla periferia della città.

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