Comes, Casagiove perde un milione di euro l’anno se passa il decreto sul federalismo

CASAGIOVE – “Il decreto sul “federalismo municipale” destina tantissimi Enti Locali al fallimento o alla pura sopravvivenza dei propri apparati, senza la possibilità di fornire servizi sempre più indispensabili alla collettività, in una condizione di generale crisi e di crescita della povertà”. È quanto ha affermato Giuseppe Carlo Comes del PD casagiovese commentando la voglia di federalismo a tutti i costi che pervade la Lega Nord. “Quello che Bossi spaccia per federalismo” – ha aggiunto – “è solo una raffazzonata operazione di autonomia finanziaria dei Comuni. Il Federalismo è una cosa complessa e importante. In Italia deve essere coniugato con la struttura regionale del nostro Paese e ciò e difficilmente comprensibile dal ringhiante popolo della Lega, che ignora l’ormai insopportabile livello di contenzioso tra Stato e Regioni che ingorga il lavoro della Corte Costituzionale e i rischi che ciò segnala. Ma il Governo” – ha proseguito Comes – “tutto proteso a difendere gli interessi del suo Presidente, non può che cedere al ricatto e quali ne siano le conseguenze andare avanti a colpi di fiducia data da persone sempre più dipendenti da un padrone che rappresentanti del popolo. C’è, dunque, il rischio che l’attacco al sistema delle autonomie si compia nel peggiore dei modi, sfaldando la residua coesione sociale garantita dai Comuni e provocando l’innalzamento della tassazione locale e l’aumento della spesa pubblica. Ammesso che gli obiettivi del Governo fossero indirizzati a creare maggiore autonomia impositiva comunale e ridurre i trasferimenti” – sottolinea l’esponente democratico – “è evidente che questi non solo non sono raggiunti, ma creando nuovi e più accentuati squilibri renderanno necessari  forti interventi di riequilibrio, ad un prezzo sociale insopportabile. In questo fosco scenario che succederà al Comune di Casagiove? Da uno studio serio prodotto dall’on Stefano Graziano del PD, componente della Commissione finanze della Camera, risulta” – è quanto denunzia Comes – “che il nostro Comune subirà un taglio netto di rimesse da parte dello Stato di  986.477,89 euro su un totale di 3.448.227,89. In pratica circa il 30% in meno”.

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