Quel Santuario in cima alla collina

Continuano con sempre più rinnovato interesse le escursioni sui monti circostanti, antiche sedi di Monasteri e Santuari. Questa volta il gruppo di escursionisti ha scalato la collina di Leporano (Ce) per visitare il Santuario di S. Maria ad Rotam Montium. Il culto della “Madonna della ruota dei monti”ebbe origine con l’apparizione della S. Vergine nel luogo dove fu eretta una cappella, trasformata in chiesa nel 1577 e sul portale fu scolpita una iscrizione che riporta:” Dicata Virgine Visitationis A.D.MDLXXVI”(dedicata alla Vergine della Visitazione Anno Domini 1577). Il portale in piperno scuro, è l’opera più pregevole ed è abbellito con fregi ben conservati. L’interno della chiesa, ad unica navata, custodisce due preziose tele risalenti al 1603 e al 1615: Cristo nel fiume Giordano e L’ultima cena. In fondo alla navata, protetto da un vetro, si nota l’antico affresco di “S.Maria ad Rotam Montium”. Il Santuario di Leporano , con il titolo di Santuario Mariano, è fra i pochi in Italia dedicati alla venerazione della S:Vergine. Annesso alla chiesa è il campanile alto più di 25 metri, che domina la collina e diffonde nell’aria il dolce suono delle tre campane. Sulla parete meridionale della chiesa si notano tre marmi: quello al centro dedicato all’Arcivescovo di Capua Gaetano Giordano d’Aragona, a destra il simbolo della Comunità di Leporano: due lepri ed il motto” Dormientes Vigilant”; a sinistra lo stemma dei Principi di Leporano Sergio e Francesco Muscettola. Durante le tristi vicende del II Conflitto Mondiale, il Santuario fu occupato da un nucleo armato germanico e, durante la battagli sul Volturno, fu rifugio di bellonesi, vitulatini e capuani . Al termine delle vicende belliche, il Santuario cadde nel più completo abbandono . Un cittadino di Camigliano, Giacomo Izzo, si impegnò per restaurare le mura ed il campanile danneggiati e ripulì il luogo dalle erbacce. Il suo impegno spinse i fedeli ad imitarlo e, dopo un anno di lavori, riprese il culto della Sacra Immagine . Spesso i fedeli si rivolgevano al buon Giacomino affinché li ricordasse alla S. Vergine nelle preghiere. Con l’improvvisa scomparsa di Giacomino tutto cadde di nuovo nell’abbandono fino a quando, con l’arrivo del sacerdote Don Franco Amico, fu restituita al Santuario l’antica bellezza. Il piazzale fu arricchito con tre stupende statue: San Pio da Pietrelcina, Gesù Redentore e la Madonna di Lourdes; ampie aiuole, piante ornamentali, sedili per accogliere i fedeli ed un’artistica pavimentazione esterna rendono più suggestivo e mistico il Sacro Luogo. Schiere di fedeli e pellegrini accorrono ogni fine settimana per la S. Messa vespertina e, nel mese di maggio, per assistere alle Celebrazioni Mariane a cui partecipano l’Arcivescovo di Capua ed i rappresentanti della Diocesi Capuana.

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