Per le coppie senza prole arriva la ricetta del nonno

Siamo nel tempo dei «figli desiderati». I bambini vengono sempre più accuratamente programmati in  base all'età dei genitori, la loro condizione economica, di lavoro, compreso, a volte, il segno astrologico del nascituro. «Figli del desiderio», e anche del calcolo. Voluti, cercati a volte con ossessione. Non tutti però si affidano a luminari, specialisti nella riproduzione umana. Con costi altissimi. In un paesino casertano spunta rigogliosamente un caratteristico cardo – che pare risolva a costo zero problemi di sterilità per coppie più o meno giovani. Non è tutto, perché la pianta erbacea che cresce spontanea nelle campa gne caiatine- avrebbe altre prodigiose proprietà. Permetterebbe di fare con certezza un figlio rigorosamente maschio, da queste parti colonna della famiglia. Basterebbe una scorpacciata di cardi caiatini, per avere il tanto desiderato figlio maschio, allontanando lo spettro dell’estinzione della stirpe. Lo racconta la leggenda – tramandata per secoli dai nonnini caiatini- arciconvinti delle proprietà eccezionali della pianta erbacea della famiglia delle "Composite". Una bufala, una trovata pubblicitaria o semplicemente una boutade? Gli italiani la chiamerebbero palla. Niente di tutto questo per i paladini del cardo, pronti a celebrarlo prossimamente pure con una festa. Segreto svelato tra gli amici al bar. Si sa, al bar del paese- come in tutti i bar dello sport dello stivale- tra gli uomini quale l’argomento preferito. Le donne. Altro che Dante, Foscolo o Leopardi! Tra un tressette e più di una birra, si parla di eros, nuove e trasgressive conquiste, cilecche, terapeutici rimedi, fecondità- scivolando inavvertitamente su argomenti “culturali”, dissertazioni socio-antropologiche, questioni demografiche in un mondo pilotato dai maschi-ed abitato da una schiacciante presenza di donne- che paradossalmente, nei piccoli centri non soddisfa la domanda di presunti viveur- avvinghiati eternamente a Bacco e Tabacco. Le uniche- fedeli “bionde” disponibili fino a notte inoltrata. E dalla saggezza popolare-tra una birra e l’altra- spunta il Cardo, incoronato re dell’eros, che infiamma particolarmente la passione del “sesso forte”-, che- secondo alcuni residenti combatte l’infertilità e consente di fare figli maschi a colpo sicuro! Giovanni Albano– pensionato delle vecchie Ferrovie dello Stato-raccon ta <>. Gli fa eco Raffaele Rispoli- fama di grande seduttore, single per scelta-che testimonia indirettamente <>. Ma le virtù del cardo caiatino – non sono solo quelle menzionate. La medicina popolare-racconta la dottoressa Giovanna Rolli- ha sempre apprezzato le qualità di questa pianta, una pianta ricca di virtù terapeutiche che la rendono preziosa- nella cura delle disfunzioni epatiche tanto da essere ritenuto l’epatoprotettore per eccellenza. I nostri nonni per curare le infiammazioni, gli ingrossamenti del fegato e le malattie epatiche croniche, utilizzavano il nostro cardo sotto forma di decotto-verdura ricca di antiossidanti e di fibre- quindi ottimo rimedio anche contro la stipsi. Non rimane che fare un giro nelle campagne caiatine! A caccia di cardi. Auguri e figli maschi. Naturalmente! Provare per credere. Tanto non costa mulla.
IL CARDO IN PILLOLE
Il cardo caiatino(Cynara cardunculus) – è un ortaggio facilmente reperibile nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei pascoli-
Riconoscerlo è estremamente facile, è una pianta che si distingue tra le altre per il suo fusto eretto e vigoroso. Le foglie sono grandi e lobate, con un colore verde intenso e sono lucenti con delle striature biancastre con il bordo spinoso e ciliato.
I fiori, che possiamo vedere sbocciare tra aprile e agosto, si distinguono, nella massa verde dei campi incolti, per il loro bel colore giallo-violetto. Sono circondati da brattee spinose e riunite in grandi capolini. Del cardo caiatino si utilizzano le foglie più tenere mondate dalle spine, i boccioli e le coste più tenere. Oltre ad essere utilizzato nei minestroni i boccioli e le coste tenere del cardo , si possono gustare anche come suggeriscono queste semplici ricette.
Cardo Caiatino in umido con salsiccia
Ingredienti: cardi, salsiccia, succo di limone, aglio, cipolla, passata di pomodoro, olio – sale – pepe Pulire le foglie dei cardi levando i filamenti, tagliarli a pezzetti e farli bollire in acqua salata e acidulata con limone per circa 35 minuti. Soffriggere in una padella, con un filo di olio, uno spicchio di aglio e un po' di cipolla (il tutto tritato), unire poi la passata di pomodoro e dopo una ventina di minuti unire il cardo e la salciccia a pezzetti, un po' di sale e pepe.
Cuocere poi ancora per circa 30 minuti.
 
Cardo Caiatino con l'uovo
Togliete i fili lessateli in acqua salata e acidula con succo di limone, tagliateli a pezzetti infarinateli e rosolateli nel burro infine copriteli con un uovo frullato con qualche goccia di limone e sale; rimestate delicatamente fino ad amalgamare il tutto e … servite!!
Cardo Caiatino al formaggio
Lessate in acqua un cardo tagliato a pezzetti, scolatelo e disponetelo in una pirofila unta, ricoprite con mozzarella a fettine e latte, salate e mettete a forno caldo per quindici minuti e…servite!!
 
Preparazione del decotto:
porre 1 cucchiaio di cardo Caiatino essiccato (foglie e radici) in 250 ml di acqua portare ad ebollizione e trascorsi 2-3 minuti si filtra e se ne consumano un apio di tazze al giorno.
Prima dei pasti come eccellente colagogo (farmaco che favorisce le funzioni del fegato e l'espulsione della bile).
Lo stesso decotto consumato nelle medesime dosi, ha proprietà toniche e diuretiche.
20g di radici di cardo Caiatino poste in infusione per un paio di giorni previa frantumazione in 1 litro di vino bianco secco, conferiscono al liquore proprietà aperitive utili agli inappetenti, basta prenderne 2 bicchierini al g iorno prima dei pasti.
L'azione terapeutica in grado di stimolare la secrezione biliare è da attribuire ad una sostanza, la silimarina, che è in grado di svolgere un'azione favorevole nei confronti del fegato, rendendo più difficile l'assorbimento delle tossine e consentendo la rigenerazione del tessuto epatico.

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