Sir Giaquinto non risponde

Stefano Giaquinto, sindaco di Caiazzo, fa scena muta. Non ha nulla da replicare. Preferisce il silenzio. Primo cittadino- che- ben si guarda dal rispondere alle accuse, a lui rivolte dallo scrivente (sui benefici Tarsu fantasma per disabili e anziani caiatini).  Cosa potrebbe dire. Nulla. Meglio far finta di nulla. Per limitare danni. Chi crede di camminare sull’acqua-a seguito di un mio articolo(ndr.Jihad dell’acqua) pubblicato sul quotidiano nazionale  Libero, diretto da Vittorio Feltri, con un colpo di teatro, “facendosi scrivere una lettera” (così disse, io l’ho solo firmata) – affermò che i problemi da me denunciati nel pezzo erano pure invenzioni. Invitò Feltri a Caiazzo per verificare insieme a chi scrive. Il 9 e 19 marzo 2008 – dopo sei mesi, dimenticando tutto- il sindaco Giaquinto e l’assessore De Rosa, tramite due   comunicati stampa- pubblicati da un giornale locale-  certificarono la mia denuncia. “Acqua problema risolto”(dopo mezzo secolo)- “Un acquedotto per San Giovanni e Paolo”.Fascia tricolore che( stravolgendo la realtà dei fatti)- usò il servizio realizzato dal settimanale del Tg5 “Terra”, per oscurare lo scrivente e la denuncia pubblicata da Libero. Servizio televisivo che si occupava di criminalità in alcuni comuni campani. Non dei disservizi da me denunciati fortemente da anni, prima sui giornali locali, poi su radio e giornali nazionali, riguardanti il paese dei senza. Nell’occasione, pur di apparire in tv- il sindaco e l’assessore Rosetta De Rosa- con un vergognoso coupe de theatre si presentarono davanti alle telecamere con la claque- dichiarando e facendo dichiarare che nella frazione  tutto funzionava perfettamente. Amministratori  -che  stravolgendo la realtà dei fatti- nottetempo- fecero scomparire  miracolosamente   cumuli di spazzatura -che da mesi giacevano nelle strade della frazione, fu installato(poche ore prima dell’arrivo della troupe televisiva) persino   un rubinetto alla fontana pubblica, mancante da anni, smontato subito dopo la registrazione del servizio. In quella occasione – fu sfruttata  persino l’innocenza dei bambini(figli di dipendenti comunali, assoldati per giocare e sorridere nella piazza, quale premio per una inquadratura che doveva gratificare a tutti i costi il  sindaco Giaquinto  e l’assessore Rosetta De Rosa). Chiamata a testimoniare la buona vivibilità, una persona non residente nella frazione, il curato e  le suore del paese coinvolti dai due politici,   “per ristabilire la verità, con l’autorevolezza della figura religiosa”(tratto dal comunicato stampa del comune- diffuso il giorno successivo della tragicommedia televisiva,  da un quotidiano locale).  Una disperata, quanto  patetica difesa di un sindaco iperinadempiente. I comunicati del comune di Caiazzo- dello 9 e 19 marzo 2008-resero giustizia al mio modo di fare informazione. Raccontando sempre la verità. Ci troviamo di fronte allo stesso sindaco del paese della “cicoria afrodisiaca”- intervistato da settimanali e tv nazionali dopo il pezzo pubblicato sempre dallo scrivente su Libero. Nell’occasione – l’assessore all’agricoltura del comune di Caiazzo- Rosetta De Rosa- destinò allo scrivente, persino una targa (non ritirata). Per aver portato alto il nome di Caiazzo- nella penisola e all’estero. Allora facevo comodo.
 Giuseppe Sangiovanni

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post