Sanità: a Bellona una realtà che funziona. Chiudiamola!

Venticinque giovani pazienti psichiatrici che hanno trovato la possibilità di costruire il loro futuro nella comunità terapeutica di Bellona stanno per essere sbattuti fuori, perché la ASL di Caserta ha avuto lo sfratto per morosità e non si decide a comprare la struttura pur avendo i soldi per farlo e l’assenso del proprietario.
Il 2 Dicembre è l’ultimo giorno utile fissato dal Giudice per lasciare la casa dove 10 giovani vivono notte e giorno, e altri 15 vengono al mattino e vanno via la sera, per riprendersi in mano la loro vita, imparando un mestiere e a stare insieme, spesso dopo anni di solitudine e sofferenze indescrivibili sia personali che dei familiari.
La struttura “Il Monticello”, così chiamata dai ragazzi e dalla gente di Bellona, che ospita da più di 12 anni questa realtà, è una struttura pubblica residenziale e semiresidenziale di riabilitazione psico-sociale. Attraverso i laboratori di ceramica, allevamento, agricoltura, falegnameria, cucina, i colloqui individuali, i gruppi di psicodramma, la danza-terapia, la pittura collettiva, la scrittura creativa, le riunioni di gruppo con i ragazzi e con i loro familiari, le attività sportive e di svago, si ricostruisce giorno dopo giorno la fiducia in sé stessi e negli altri e la capacità di diventare una persona libera, attiva e felice!
Questo è  “Il Monticello”: un esempio di buon servizio pubblico sanitario, che ha valorizzato al massimo quello che già c’era (la piscina, il campetto sportivo polivalente, i ricoveri per l’allevamento, la vigna ecc.) e che in tutti questi anni ha costruito il resto, con la partecipazione attiva degli stessi utenti. Una realtà che vuole continuare ancora a crescere, dando sempre più spazio a progetti di imprenditorialità sociale, che la faranno pesare sempre meno sulle casse della ASL.
Tutto questo rischia di scomparire per sempre.

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