Nigro presenta il libro sulla strade di Fragalà ad opera della Polizia

Il 29 ottobre 1949 donne e uomini di Melissa in provincia di Crotone si apprestavano ad occupare le terre incolte nella zona di Fragalà, a pochi chilometri dal paese. Giunsero in mattinata con attrezzi da lavoro, asini, caprette, cibo e acqua. Lo stesso giorno arrivarono a Melissa da Bari un centinaio di poliziotti chiamati dal proprietario Berlingieri, con l’intento di combattere quello che sembrava agli occhi del marchese un sopruso. Il paese chiedeva di coltivare e rendere produttive le terre per sfamare i propri familiari. Bisognava lottare contro lo strapotere degli Agrari che nel Meridione d’Italia possedevano senza titoli parte dei terreni demaniali. A Melissa la situazione economica era alquanto precaria, la disoccupazione altissima e la fame era al limite ultimo di sopravvivenza. Spinti dalla disperazione, dalla rabbia, dalla fame, e uniti da obiettivi comuni gruppi di contadini iniziarono, come avevano fatto anche negli anni prima e dopo il primo conflitto mondiale i loro padri e nonni, ad occupare terreni incolti, terreni lasciati a pascolo per giumente e maiali, terreni pieni di sterpaglie e abbandonati. Perché lottare e occupare le terre? Perché quei terreni erano l’unica risorsa e l’unico modo per sfamare la gente di Melissa tutta. Quelle stesse terre tra l’altro durante il decennio francese(1806-1815) furono assegnate al Comune di Melissa come è da un’ordinanza del 22 agosto 1811. Quel giorno tre abitanti di Melissa vennero uccisi dalla Polizia. A Seguito di ciò, il Governo intervenne e assegnò le terre ai contadini. Di questo si parla nell'ultimo lavoro di Francesco Nigro, storico, scrittore, politico, già sindaco Di San Nicola La Strada, intitolato “La vita a Melissa nei ricordi di Matilde. Nel 60° anniversario dell’eccidio di Fragalà”. E Nigro ne parlerà a Melissa sabato prossimo, dove si recherà con una folta delegazione di cittadini sannicolesi.  Si tratta di un saggio sulla storia di Melissa, che ha al centro il diario di Matilde Nigro, sorella di Francesco, uno dei tre braccianti uccisi il 29 ottobre 1949 dalla polizia durante la manifestazione di occupazione delle terre incolte nella tenuta di Fragalà. Il libro, frutto del diario di Matilde, testimone dell’episodio di violenza, racchiude sofferenza e disperazione, gli avvenimenti e lo svolgersi della vita del tempo, i temi del lavoro, dell’amore, del dolore e della lotta sociale. La pubblicazione costituisce un importante contributo alla conoscenza della storia e della società di un comune del Mezzogiorno d’Italia e ricorda la lotta dei braccianti calabresi, che con il loro martirio hanno contribuito allo sviluppo e al progresso del Paese. Il volume sarà presentato con una iniziativa pubblica, introdotta dagli indirizzi di saluto di Gino Murgi, sindaco di Melissa, e sarà distribuito gratuitamente ai cittadini ed agli studenti. In serata il gruppo di musica popolare ’A via ‘e Perruni, nato in seno all’Associazione di cultura e tradizioni popolari “IL Giardino” di San Nicola la Strada, in omaggio ai cittadini melissesi, terrà in Melissa un concerto di canti popolari, che ricordano le radici della provincia di Caserta, frutto di una approfondita ricerca storica sul campo. I canti di amore e di lotta saranno accompagnati da strumenti musicali di pregiata fattura artigianale; le famose “tammorre”, “castagnette”, “putipù”, chitarra classica. Il gruppo musicale è composto da Nicola Feola (voce), Massimo Basso (chitarra solista e voce), Luca De Simone (tammorre e tamburi a cornice), Angelo Rizzi (percussioni ed armonica), Francesco Nigro (voce narrante e castagnette), e Massimiliano Di Fuccia (chitarra ritmica e voce).

 

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