Anche in Ciad i militari italiani hanno festeggiato il Capodanno

Il sorriso di un bambino o di una persona  a cui hai salvato la vita è un regalo che non ha prezzo. Lo sanno bene gli uomini dell’equipe medica che lavorano senza soluzione di continuità dallo scorso marzo ad Abechè, quarta città del Ciad. È qui che dallo scorso marzo è presente un contingente militare, denominato Task  Force  “Ippocrate”, costituito da un centinaio di militari, provenienti da tutte le quattro Forze Armate, schierato all’interno di una base francese esistente da oltre venti anni denominata “Camp Croci”. Al comando del contingente nazionale interforze, che opera nell’ambito della missione europea di transizione EUFOR Tchad-RCA, c’è il Colonnello Giorgio Bertini, ufficiale proveniente dalla Brigata “Pozzuolo del Friuli” di Gorizia, attualmente impegnata in Libano nell’operazione denominata “Leonte 5”. La delicata missione affidata al contingente italiano in Ciad, che dispone di un ospedale da campo, è supportato anche da militari provenienti dal  10° Reggimento di Manovra di Persano (SA) e del 232° Reggimento Trasmissioni di Avellino. All’interno del presidio medico ospedaliero vi sono elevati standard qualitativi; l’attività medica non vede soluzione di continuità negli impegni, tant’è che anche in  prossimità della mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno, l’equipe medica guidata dal Tenente Colonnello medico Mauro De Luca, con puntuale impegno e alta professionalità, ha eseguito un difficile e complesso intervento chirurgico ad un locale ciadiano. Contemporaneamente, pur assicurando lo svolgimento di numerose altre attività a favore della missione, si consumava un cenone appositamente organizzato dal personale militare. L’operato del contingente italiano, al cui interno operano molti militari provenienti dalle diverse località campane, sta ricevendo unanimi apprezzamenti e riconoscimenti per l’attività svolta a favore sia della coalizione militare, sia della popolazione locale. A riprova di quanto sia apprezzato da tutti l’operato degli italiani in Ciad, il Comandante dell’operazione nel Teatro Africano, un Generale francese, con una graditissima improvvisata, ha scelto proprio i militari italiani, fra le 20 nazioni partecipanti, con i quali aspettare insieme la mezzanotte e fare un brindisi al nuovo anno, rivolgendo un plauso e formulando parole di ammirazione e di gratitudine per il lavoro svolto. I militari presenti al centro dell’Africa si aggiungono agli oltre novemila “costruttori di pace”  che le nostre Forze Armate impiegano nei vari teatri operativi, con la speranza di ridare uno spiraglio di felicità alle tante persone con cui, quotidianamente, vengono a contatto.

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