Chiude Supermercato. Non cede ai malviventi, ma soccombe alle bollette “da infarto” dell’Enel

Titolare costretta a consegnare la licenza commerciale, vessata da tasse, balzelli e soprattutto da fatture astronomiche della società elettrica, anche di oltre diecimila euro per un bimestre, dopo aver superato senza grossi traumi perfino una rapina amano armata. La titolare del supermercato rionale di Portanzia, Annamaria Visca ha visto rimarginare le ferite, soprattutto morali, provocate da creditori scomparsi alla prima richiesta di un acconto e perfino da un rapinatore a mano armata che non si fece scrupoli neanche di mirare al figlioletto ma è stata costretta ad appendere le proverbiali scarpe al chiodo dal vorace fisco e soprattutto dalla società elettrica che le ha inviato fatture anche superiori a diecimila euro per un solo bimestre, limitandosi in seguito ai suoi reclami, a concedere una dilazione in poche rate di una sola bolletta. Intanto ne sono arrivate altre da cardiopalma, l’ultima delle quali, di oltre mille euro, ha costretto la donna, pur coraggiosa, alla resa definitiva. Se ne va così un altro pezzo della storia caiatina, piaccia o meno, fatta sempre più di ricordi e sempre meno di realtà produttive.

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