Convivenza un rischio che distrugge l’amore

Un violento litigio è avvenuto nella famiglia di Pietro e Maria con il maggiore dei figli deciso ad iniziare una convivenza prematrimoniale con la sua fidanzata. Il giovane, venticinquenne, appena terminati gli studi iniziò a lavorare; la fidanzata, invece, frequenta l’università per laurearsi in pedagogia. I genitori del giovane posseggono un appartamento a Napoli e i due innamorati vorrebbero trasferirsi in quella città per convivere, lontano dagli occhi di persone pettegole. Pietro si chiede: “Quali garanzie offre una simile esperienza? Conosco molte coppie di conviventi e di matrimoni riusciti ne conosco pochissimi. Il problema è serio e ne va di mezzo il futuro dei ragazzi che, con la convivenza, credono di mettere su famiglia. Tutto questo, continua Pietro, è accettato da giovani che pensano solo al sesso, senza considerare il loro futuro che potrebbe essere disastroso in tutti gli aspetti. Non si rendono conto che mettono su una famiglia  e che, dopo pochi mesi, potrebbe spaccarsi poiché il loro capriccio, la loro “passione” è svanita. Molti di questi giovani affermano: ”Vogliamo conoscerci bene, prima del sì definitivo”. “Queste relazioni pazzesche, interviene Maria, hanno solo uno scopo: il rapporto fisico e nulla più. E’ come se un tizio volesse provare la morte con un lungo sonno! Le unioni più fragili, continua Maria, scaturiscono da rapporti prematrimoniali che, nel tempo, perdono ogni affettuosità. Un amore che vuole l’anticipo non è altro che un amore debole, momentaneo, direi addirittura un amore mercenario. Coloro che pretendono la fatidica “prova d’amore” sono soltanto degli insicuri o degli ipocriti che tentano di ingannare le ragazze ingenue e credulone. Speriamo che nostro figlio si renda conto di tutto ciò, prima che sia troppo tardi. La delusione che seguirà alla loro folle decisione potrebbe perseguitare, per tutta la vita, si lui che la sua ragazza.” Conclude Maria amareggiata e preoccupata per il suo caro figliolo.

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