Luca Terrazzano, un cabarettista ingegnere

I parenti e gli amici erano in spasmodica attesa dell’esito finale quando trillò il telefono: “Finalmente ce I parenti e gli amici erano in spasmodica attesa dell’esito finale quando trillò il telefono: “Finalmente ce l’ho fatta! Ho conseguito la tanto attesa “laurea in ingegneria chimica!” Era Luca Terrazzano, un giovane vitulatino che, appena conosciuto l’esito dell’esame finale, telefonava per riferire la lieta notizia. La gioia invase tutti e, in attesa che egli ritornasse da Napoli, iniziarono i preparativi per augurare, al neo ingegnere, una splendida carriera che possa eguagliare i successi ottenuti sul palcoscenico. A questo punto è doveroso, da parte del cronista, riferire quanto segue. Lo spiccato interesse che Luca mostrava, fin da bambino, per il cabaret lo spinse a diventare un assiduo spettatore e, in seguito, un apprezzato artista tanto che, durante il campionato nazionale di cabaret. che si svolse a S. Giorgio a Cremano, nella storica Villa Bruno, in onore di Massimo Troisi, il nostro giovane compaesano si classificò al secondo posto. Fu questo un altro momento felice per i suoi amici e per i genitori presenti allo spettacolo. La notizia raggiunse le alte sfere di “Mamma Rai” e il giovane fu invitato a diverse trasmissioni radiofoniche. Il successo riportato sulle tavole del palcoscenico, non distolse Luca dallo studio a cui egli dedicò tutto il suo impegno. Frequentò con assiduità la facoltà di Ingegneria Chimica fino al giorno in cui, al cospetto dei professori Andrea D’Anna, Federico Beretta e Christofe Allouis, discusse, con prontezza di linguaggio, la tesi prescelta. Al termine Luca riceveva il dottorato in “Ingegneria Chimica” e, dopo le consuete strette di mano con gli esaminatori e gli abbracci da parte dei genitori, si precipitava al telefono per comunicare la bella notizia. Per festeggiare l’avvenimento fu organizzata una “serata di festa” in onore del neo ingegnere a cui parteciparono tanti amici lieti di innalzare i calici in suo onore. Al termine della festa i convenuti hanno ricevuto un’ultima inaspettata e geniale sorpresa: una artistica bomboniera ideata da papà Enzo appassionato di pittura su vetro: una pietra lavica dipinta a mano che tutti conserveranno in ricordo di una serata indimenticabile. Al termine della festa, quando Luca era rimasto solo con i familiari, sua madre Maria è andata su tutte le furie poiché sui tavoli erano rimaste tante prelibatezze che ella aveva preparato con amore e dedizione. Gli invitati non avevano “onorato”, secondo la signora Maria, i prodotti culinari preparati dalle sue esperte mani. Per tale ragione gli amici “furono costretti” a ritornare, (molto volentieri), il giorno successivo per “completare l’opera”.

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